Il mare di schede bianche e nulle non «era un segno di protesta dei romani di cui tenere conto», come ha commentato all’inizio il commissario del Pd Matteo Orfini. Ma un tentativo di doping mal riuscito per gonfiare l’affluenza.
Come scrive il messaggero, alle 8 di sera, dopo una giornata di polemiche e riconteggi nevrotici, arriva finalmente la risposta definitiva (l’accendiamo?) sulla partecipazione alle primarie di Roma, vero tema politico di questa gara incastonata tra Mafia Capitale e la fine della giunta Marino. In totale i votanti sono stati 44.501. Dunque, in prima battuta erano state aggiunte virtualmente – «per un mero errore di calcolo» come si giustificano dal comitato tecnico – 2.816 schede tra nulle e bianche.
Una manina denunciata da Il Messaggero, che ieri ha pubblicato la confessione di un dirigente del Pd: «Non volevamo far vedere che stavamo di poco sopra i 40mila ma molto più vicini ai 50mila votanti». Invece non era così.