BERLINO – Dei 59 migranti sospettati di aver preso parte alle aggressioni nei confronti delle donne nella notte di Capodanno a Colonia, solo tre sarebbero arrivati in Germania con la recente ondata migratoria. Lo riferisce la Welt, intervistando il procuratore Ulrich Bremer che ha illustrato i dati sulle indagini in corso. Si tratta di due migranti siriani e un iracheno. Gli altri sospettati, 13 dei quali arrestati, provengono dal Nord Africa, da Marocco, Algeria e Tunisia e si troverebbero in Germania da diversi anni. Bremer ha anche fornito l’ultimo aggiornamento sulle denunce. Il totale è di 1.054, 454 riguardano aggressioni o molestie sessuali, 600 furti in prevalenza di portafogli e smartphone.
Lo status degli arrestati striderebbe in parte con le indicazioni contenute nei primi rapporti della polizia di Colonia e diffuse nei giorni successivi alle violenza, da cui emergeva che in buona parte i responsabili nordafricani sarebbero profughi.
La smentita della Procura di Colonia
Il procuratore di Colonia Ulrich Bremer ha smentito che le aggressioni della notte di Capodanno riguardino solo marginalmente profughi recentemente giunti in Germania, come sostiene invece parte della stampa. In totale i sospettati sono 73, “in grande maggioranza” richiedenti asilo o persone giunte in Germania illegalmente.
Il procuratore smonta quindi le critiche riprese oggi dalla Welt ma anche dall’Independent, secondo cui solo tre sono i migranti accusati. Conferma comunque che i due gruppi più numerosi provengono da Paesi del Nord Africa: Marocco e Algeria. In più, ci sono tre tedeschi, ha aggiunto Bremer.
Al momento agli arresti ci sono 15 sospetti. Contro di loro gli inquirenti muovono accuse di reati contro il patrimonio, in un solo caso di delitto a sfondo sessuale.
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