Interrogazione al ministro del Lavoro
Premesso che Da sette giorni è in corso lo sciopero dei 150 lavoratori delle cooperative Ilia e Work Service, operanti in monocommittenza all’interno della Castelfrigo S.p.A di Castelnuovo Rangone (MO). Da oggi, 15 febbraio, il presidio ai cancelli si è trasformato in blocco, a causa dell’assenza di risposte da parte di Castelfrigo, che deve di fatto intendersi come effettiva responsabile delle condizioni di lavoro nel suo stabilimento.
I dipendenti delle cooperative denunciano turni di lavoro di 12/13 ore, umiliazioni da parte di capi reparto, ricatti, incertezza sul versamento dell’intera spettanza contributiva. La CGIL, in rappresentanza dei lavoratori aderenti alla vertenza, ha chiesto nei giorni scorsi anche l’intervento dell’Ispettorato del lavoro, dopo che si era diffusa la notizia che Castelfrigo avesse sostituito temporaneamente gli scioperanti.
Lo stabilimento della Castelfrigo risulta inoltre presidiato da guardie private, con atteggiamento fortemente provocatorio e aggressivo nei confronti dei lavoratori esterni, che è arrivato vicino all’intimidazione fisica. È evidente quanto sia forte la tensione intorno alla fabbrica, che è stata certamente rilevata anche dalle forze dell’ordine presenti, cui è stato chiesto anche un intervento per forzare il blocco, così da permettere l’ingresso di alcuni lavoratori interni. Questo dovrebbe indurre a pretendere la rapida soluzione della vertenza, che non può tuttavia che partire dalla garanzia del pieno rispetto della legalità e del CCNL all’interno della Castelfrigo.
Importante appare anche l’introduzione di una clausola sociale negli appalti, che tuteli i lavoratori in caso di subentro di soggetto diverso da quello che li impieghi attualmente. Il regime dei cambi d’appalto favorisce infatti il ricatto permanente sui lavoratori e si configura peraltro spesso come mera intermediazione di manodopera, dato lo stretto controllo del committente su ogni fase della manodopera.
In considerazione dei diversi incontri già tenuti e in programma nelle prossime ore presso la Prefettura di Modena. Chiede Se non ritenga opportuno e necessario che si monitori questa vertenza che di fatto è rappresentativa di una situazione più generale già presente anche in altre aziende del settore. Che solleciti le parti affinché si concluda solo dopo aver raggiunto un accordo soddisfacente per i lavoratori, sulla base della normativa e del CCNL vigenti. Se ritenga legittima la presenza sul luogo di lavoro di guardie con funzioni diverse dalla mera tutela della proprietà contro furti o danneggiamenti. Come intenda procedere per garantire fino in fondo il diritto di sciopero, tutelato dalla Costituzione italiana, e in nessun modo opponibile con pratiche come la sostituzione temporanea dei lavoratori.
On. Giovanni Paglia – Sinistra Italiana