1 febbr – La Commissione europea scende in campo per vincere la sfida della disoccupazione (che oggi ‘colpisce 23 milioni di persone), specie quella giovanile, in Italia e negli altri Paesi Ue piu’ colpiti dal fenomeno. La proposta e’ stata lanciata oggi dal presidente dell’esecutivo comunitario, Jose’ Manuel Barroso, durante il vertice europeo che ha raggiunto l’accordo politico a 25 sul Patto di bilancio e a sottoscritto a 26 la dichiarazione sulla strategia per rilanciare la crescita e creare nuovi posti di lavoro.
Un team della Commissione, ha spiegato Barroso, lavorerà con i governi nazionali e le parti sociali per creare occupazione anche con l’aiuto dei fondi Ue non spesi (l’Italia ha a disposizione 8 miliardi). Sono otto gli Stati membri con una disoccupazione molto al di sopra della media Ue (Spagna, Grecia, Slovacchia, Lituania, Italia, Portogallo, Lettonia e Irlanda) per i quali, ha detto ancora il presidente della Commissione, “propongo di creare ‘action team’.
In undici settimane, da ora a metà aprile, gli action team devono elaborare piani da includere nelle riforme di ogni Paese”. La proposta di Barroso si inquadra nel pacchetto di iniziative indicate oggi dai 26 (la Svezia non ha firmato per problemi politici interni) sul fronte della crescita e dell’occupazione. Un documento nel quale si indica che sara’ il Consiglio Europeo di marzo a fissare per ciascun Paesi le ”linee guida” per l’attuazione di politiche economiche e occupazionali in grado di accrescere la competitivita’ e creare nuovi posti di lavoro. Ma fin da subito l’Ue nel suo insieme dovra’ ”fare di piu”’ affinche’ l’Europa possa superare la crisi. Preparando dei piani nazionali per l’occupazione, riprogrammando i fondi europei (82 miliardi dei quali tra i quali gli otto italiani), lanciando ”project bond” pilota per il finanziamento delle infrastrutture ed evitando che il credit crunch strangoli la crescita e le piccole e medi imprese.
L’attenzione dei leader Ue si e’ focalizzata in particolare verso i giovani. I piani nazionali dei singoli Paesi dovranno prevedere la riduzione degli oneri sociali e degli altri costi che gravano sulle retribuzioni. Inoltre, bisognera’ assicurare a tutti i giovani, una volta terminati gli studi, di trovare entro pochi mesi offerte di lavoro e di apprendistato. Dal canto suo l’Ue aiutera’ i Paesi con i maggiori tassi di disoccupazione giovanile a utilizzare al meglio i fondi europei per combattere questa piaga. L’Ue si e’ inoltre impegnata a fare importanti passi avanti per il completamento del mercato unco entro il prossimo giugno, data per la quale vuole anche chiudere ilo dossier del brevetto Ue. E a dare sostegni concreti alle piccole e medie imprese. (ANSA)