Gentile direttore,
ascolto spesso qualche minuto della trasmissione radiofonica” La Zanzara” su Radio 24 ( tutta non la reggo) e ieri sera, come qualche volta accade, era ospite Oliviero Toscani; il tema era impostato dal conduttore Cruciani sull’esposizione del corpo di Padre Pio a Roma.
Toscani, come sua consuetudine, si vantava del suo ateismo, sbeffeggiando ogni religione, sfottendo i devoti, i fedeli, i cattolici e anche tutte le credenze. Una volta disse letteralmente: “E’ imbarazzante essere cattolico, io sono ateo, non ho nessun Dio dalla mia parte. Se pensi di avere Dio dalla tua parte fai delle cazzate. Tutte le religioni sono uguali, producono morti e violenza. Persino il Buddhismo.”
Durante la trasmissione, il celebre fotografo, a mio parere supponente, altezzoso e dall’umorismo scemo, ha preso in giro perfino le stigmate del Santo, definendole ridacchiando crostine. Il Cruciani, anch’egli orgogliosamente ateo, lo appoggiava divertendosi.
Ecco, la mia riflessione, del tutto personale, è questa: la derisione e la misera superficialità, in prima serata su una radio nazionale, su temi così delicati e spirituali è da bocciare senza dubbio. Parlare in modo sarcastico e sprezzante di un fenomeno come le stigmate evidenzia la totale ignoranza dei due signori suindicati. Molti sono i casi documentati sulla manifestazione delle stigmate; il più noto è quello di San Francesco e il più recente quello di Padre Pio, ma possiamo ricordare Santa Rita, Santa Caterina da Siena, Santa Teresa d’Avila e tante altre persone sconosciute all’opinione pubblica.
Sicuramente bisogna rispettare chi è ateo, ma non chi se ne vanta. Costoro non hanno alcuna Consapevolezza, pertanto rinnegano ogni cosa che non vedono o non toccano. Esistono da sempre i sensitivi, i sogni premonitori, la radionica, le apparizioni, il paranormale e tutto questo ha origine dall’energia divina dell’universo che le menti umane faticano a comprendere.
Invito tutti gli atei, tutti gli agnostici, tutti gli scettici ad avvicinarsi, anche solo per cultura generale, a quella vasta e interessantissima letteratura su questi temi; vi assicuro che un libro tira l’altro. Posso consigliarvi centinaia di titoli affascinanti. Senza un percorso spirituale, che non dipende affatto da una singola religione, io credo proprio che la nostra vita perda ogni significato. Scrissi su un libro che “un mondo senza musica sarebbe come un bellissimo film muto” e che “una vita senza emozioni è come un elettrocardiogramma piatto”, ecco, oggi mi sento umilmente di dire che una vita senza ascoltare le esigenze della nostra anima, una vita senza la ricerca della Consapevolezza, è come un inutile giro di giostra. Non gettiamo in faccia a Dio il suo più grande dono: la vita.
Marco Chierici