ROMA 01 Feb – Audizione del ministro dell’Interno al Senato. Nel 2011 sono stati 47 mila gli immigrati illegali rintracciati, 25 mila quelli rimpatriati effettivamente.
“Rispetto alla prospettiva di passare da una visione culturale che àncora lo status civitatis al sangue, ad una prospettiva in cui prevale la presenza sul territorio (ius soli), non abbiamo alcuno spirito di chiusura, ma neppure un’apertura incondizionata, davanti a un orizzonte che muterà la struttura socio-culturale del Paese”.
È quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri nel corso di una audizione alla Commissione affari costituzionali del Senato che si è svolta ieri.
La responsabile del Viminale ha ricordato l’esigenza di “dare una risposta a quanti vivono da tempo nel nostro Paese e i cui discendenti stanno maturando un concreto progetto di vita nel nostro Paese”. “La mia valutazione è quella – ha detto il ministro – di considerare questo fenomeno con grande realismo politico, avendo ben fermo il principio che la concessione della cittadinanza a coloro che sono nati in Italia non possa avvenire per mero automatismo ma debba essere inserita in un processo di reale integrazione e, quindi, derivare da una serie di fattori”.
Tra questi, “la residenza da un certo periodo di tempo del nucleo familiare in Italia e il completamento di una parte degli studi nel nostro Paese”.
Cancellieri si è, quindi, detta certa che “insieme, Governo e Parlamento, possano trovare un giusto punto di equilibrio e di sintesi” su questa importante questione. Il ministro, rispondendo ad un quesito, ha poi affermato che nel 2011 gli stranieri “rintracciati in posizione illegale sul territorio nazionale sono stati 47.152” e “quelli rimpatriati effettivamente sono stati 25.163”, mentre erano “1.238 quelli detenuti per reato di immigrazione clandestina” alla data del 31 dicembre scorso.
(Redazione Immigrazione oggi.)
finalmente un ministro intelligente!