Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è a Ventotene per una visita a uno dei luoghi simbolo del progetto europeo. E ha portato un mazzo di fiori alla tomba di Altiero Spinelli, politico e ritenuto (leggendariamente) autore del Manifesto di Ventotene, confinato sull’isola pontina dal regime fascista e del quale quest’anno ricorrono i trent’anni dalla morte.
La stesura del Manifesto, le sue successive versioni e la sua diffusione sono avvolte nella leggenda. Non è stata rintracciata nessuna delle versioni dattiloscritte o ciclostilate del documento che circolavano tra il 1941 e il 1943. Così le testimonianze circa il modo in cui il Manifesto uscì clandestinamente da Ventotene non concordano. Decisivo fu sicuramente il contributo di Ursula Hirschmann, moglie di Colorni che, non essendo confinata ed avendo la possibilità di mantenere rapporti costanti col marito, riuscì a far giungere lo scritto nella penisola e a diffonderlo. wikipedia
Il premier, atterrato in elicottero accanto al cimitero di Ventotene, è accompagnato dal ministro della Cultura Dario Franceschini, dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed è stato accolto dal sindaco Giuseppe Assenso.
Subito dopo l’omaggio alla tomba di Spinelli, è in programma una visita al carcere di Santo Stefano, costruito sull’isoletta che affianca Ventotene, dove fu recluso tra gli altri Sandro Pertini.
Oggi verrà presentato un progetto di riutilizzo della struttura del carcere, con la destinazione di una parte a museo e di alcune sale a spazi per il dibattito e la formazione sul tema dell’Europa. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nella giornata di ieri. con fonte ansa
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