Oggi alle ore 12:00 l’Associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza” ha incontrato Francesco Iorio e Stefano Dolcetta. Erano presenti con noi, in veste tecnica, il dr. Fabio Lugano di Bologna e l’avv. Andrea Filippini del foro di Verona.
La riunione si è svolta, a livello personale, con toni cordiali, ma lo stesso Iorio, citando Eisenhower, ha di fatto confermato che la trasformazione in SPA e la conseguente entrata in borsa, sarà un bagno di sangue per i medio-piccoli azionisti e per il valore delle azioni, riaffermando tutti i nostri dubbi e timori che, ad oggi, si sono trasformati in certezze.
Ribadiamo quindi il nostro NO fermo e deciso alla trasformazione in SPA, unica garanzia oggi di tutela e di pulizia, dice l’associazione.