Per politici e amministratori, la Procura ha chiesto l’archiviazione: la condotta tenuta non avrebbe gli estremi per avviare un’azione penale. E’ quanto stabilito a piazzale Clodio dai giudici che hanno indagato sul funerale show di Vittorio Casamonica, storico capo dell’omonimo clan, tenutosi nell’agosto dello scorso a Roma con sfoggio di carrozza e cavalli, un corteo di 250 auto e lancio di petali di rose da un elicottero.
A chiedere l’archiviazione del procedimento, aperto senza ipotesi di reato né indagati è stato il pm Roberto Felici. Nell’esposto presentato dal movimento Lega Italica, venivano chiamati in causa autorità politiche ed istituzionali della capitale in relazione alla mancata adozione di iniziative che evitassero lo svolgimento della cerimonia funebre in stile hollywoodiano a Don Bosco.
Il caso fu al centro di una serie di polemiche riguardo le autorizzazioni concesse per il corteo funebre, che creò problemi di traffico in quel settore della città, e per l’uso di un elicottero per il lancio di petali al passaggio della salma. Gli stessi esponenti della famiglia Casamonica rivendicarono che si trattò di un funerale nella tradizione dalla nota famiglia di sinti radicata a Roma dagli anni ’70.