Bp, uno dei maggiori gruppi petroliferi mondiali, si appresta a tagliare 4.000 posti di lavoro a livello globale per compensare gli effetti del crollo dei prezzi del greggio. In un comunicato l’azienda britannica ha annunciato che “ridurrà il personale upstream a livello globale da 24.000 a sotto 20.000 entro la fine del 2017”. Il taglio includerà anche 600 posti di lavoro nelle attività del mare del Nord.
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L’annnuciata ristrutturazione segue solo di pochi mesi un analogo taglio di 4.000 unità effettuato lo scorso anno, sempre in risposta al livello depresso dei prezzi. Oggi i corsi del greggio Brent del Mare del Nord hanno toccato il livello minimo da 12 anni dopo un calo che dall’inizio dell’anno ha già toccato il 15%.A livello globale nel 2015 il prezzo del petrolio è crollato del 35%, segnando il terzo calo annuale consecutivo risultante da un cronico eccesso di offerta.
Nel terzo trimestre del 2015 gli utili aziendali di Bp sono crollati e questo ha già obbligato il colosso petrolifero britannico a diminuire i suoi investimenti e a vendere più attività senza che in questi anni si sia verificata mai una inversione di tendenza dopo il catastrofico disastro ambientale provocato nel 2010 nel Golfo del Messico. (askanews)
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