Nella Germania sconvolta per le aggressioni di Colonia, scoppia, soprattutto sui social media, la polemica per le parole di Henriette Reker, sindaco di sinistra della città, che ha suggerito alle donne di usare maggiore cautela e attenzioni – come quella di tenersi a distanza dagli sconosciuti e cercare di rimanere sempre in gruppo – quando si trovano per strada per evitare altri incidenti.
Suggerimenti che sono apparsi un modo per addossare in qualche modo alle donne che la responsabilità delle aggressioni a chi invece chiede alla Reker di rafforzare la sicurezza nella città e portare di fronte alla giustizia i responsabili dell’ondata di aggressioni sessuali.
E su Twitter sta impazzando l’hashtag #EineArmlaenge, vale a dire tenere a distanza di braccio, per criticare, e prendere in giro, le parole della 58enne eletta sindaco lo scorso ottobre.
Le decine di aggressioni sessuali avvenute nella notte di Capodanno sembrano essere state il risultato di un attacco coordinato. E’ quanto ha detto il ministro della Giustizia tedesco, Heiko Maas, intervistato da Zdf. “L’intera cosa sembra che sia stata coordinata”, ha detto Maas parlando delle aggressioni che, secondo quanto hanno riportato i testimoni, sarebbero state compiute da uomini che apparivano essere ‘arabi o nordafricani’. La polizia oggi ha annunciato di aver arrestato altri tre sospetti – dopo i cinque avvenuti la scorsa settimana – ma non ha voluto fornire altri dettagli. Intanto, anche in altre città si registrano alti numeri di denunce per attacchi in tutti simili a quelli di Colonia, 27 ad Amburgo ed altri a Stoccarda. (AdnKronos/Dpa)
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