E’ dato sapere, anche ai meno informati, che per le cosiddette opere pubbliche , quando gli importi non superano certi limiti , non è necessario indire una vera e propria “Gara di Appalto” .
Ma l’ Ente Appaltante (Comune, Provincia o altra amministrazione che sia …) può ripiegare sulla così detta “Trattativa Privata”.
La “Trattativa Privata” consiste in una “mini gara” , circoscritta a 5 ditte che partecipano “su cortese invito”.
In pratica l’Ente Appaltante, in un determinato arco temporale, si dota di un repertorio di “Ditte Accreditate” (Ditte di propria “fiducia”) al quale attinge di volta in volta ne necessita, in base a criteri del tutto arbitrari. L’utilizzo di queste “Ditte amiche”, almeno in teoria, dovrebbe salvaguardare la corretta spesa del denaro dei contribuenti sia in termini di resa Qualità/Prezzo dei lavori appaltati , sia in termini di correttezza e trasparenza nell’affidamento dei lavori o delle forniture!
In realtà, può succedere che nel tempo si consolidi una “classe di fornitori che a Roma chiamano “per la quale”, i quali, vengono ad instaurare un “rapporto privilegiato e fiduciario” con l’Amministrazione limitando di fatto “l’ingresso”di nuovi soggetti e di conseguenza, vengono meno i criteri cosiddetti di “concorrenzialità” tra i partecipanti alla “trattativa privata o gara informale” mettendo così a rischio sia il rapporto Qualità/Prezzo, che la trasparenza del procedimento amministrativo.
Questo è quanto: ci è giunta segnalazione, da ditte escluse o mai chiamate a partecipare alle gare, che nell’ambito del Comune di Imola , non si capisce perché, non si capisce come, ma guarda caso, vi è sempre la stessa ditta che “vince” la gara di appalto per la fornitura di mano d’opera e tutto ciò, da ben 10 anni consecutivi!
A dire il vero…la ditta in questione, per non fargli troppa pubblicità, chiameremo Ditta A, nel 2009, meraviglie delle meraviglie, perse la gara.
Perché perse la gara….? …Perse la gara perché, una volta tanto, si interruppe quella “buona abitudine” di invitare sempre le stesse “ditte amiche” .
Infatti, quell’anno, era il 2009, tra le ditte partecipanti alla – si fa per dire – “trattativa privata” fu invitato anche un Consorzio che – per par condicio – sempre per non fargli pubblicità, chiameremo Consorzio B. Detto Consorzio B , si distingueva per la caratteristica di avere prezzi notevolmente inferiori rispetto a tutti quelli degli altri concorrenti.
E quindi…direte, Voi, è facile immaginare cosa accadde, la solita “ditta fortunata” perse la gara e gli appalti andarono al Consorzio B. Indovinato! Non era poi così difficile! Il difficile è indovinare cosa accadde poi…
E alla Ditta A poverina, chi ci pensa? Era rimasta senza appalto., quindi senza lavoro. E come si poteva fare per farla lavorare lo stesso? Semplice Watson! Quell’anno il Comune di Imola ebbe la grande e geniale idea di indire una seconda gara di appalto, alla quale – ovviamente non fu invitato il Consorzio B, perché avrebbe potuto vincere anche quella gara- e immaginate chi si aggiudicò i lavori?
La solita fortunata Ditta A!
Tutto il mondo è paese….A Imola, come altrove, le cose funzionano così…!
Ricordate?….“Se sei comunista e onesto, non puoi essere intelligente. Se sei intelligente e comunista, non puoi essere onesto. Se sei intelligente e onesto non puoi essere comunista”. A Voi la scelta!