Christine Lagarde è stata rinviata a giudizio per il caso Tapie-Crédit Lyonnais
L’accusa è grave, perché fa allusione a un legame tra lei (e Sarkozy) e il molto discusso ex presidente del Marsiglia FC Bernard Tapie, potente uomo d’affari. L’inchiesta riguarda il ruolo di Christine Lagarde nell’affaire Tapie-Crédit Lyonnais, risalente al periodo in cui era ministro dell’economia francese. L’accusa è “complicità in falso” e “complicità nell’accaparramento di denaro pubblico”.
La questione si lega al tribunale arbitrale che gestì il contenzioso tra la banca e Tapie dopo la vendita del colosso Adidas (1993 e seguito). Si contesta infatti alla Lagarde il ricorso a un tribunale “privato” invece che ordinario, in un caso in cui c’erano in gioco del denaro e degli interessi pubblici.
Dopo un lungo iter procedurale, Tapie e la sezione del Crédit Lyonnais incaricata del settore si accordarono nel 2007 per il diefinitivo ricorso al tribunale arbitrale. Sembra con pressioni da parte della Lagarde. Nel 2008 l’arbitrato assegna a Tapie 395 milioni di euro, tra danni subìti e interessi.
La Lagarde non si sarebbe opposta con un ricorso alla decisione, provocando un danno alla banca (pubblica). Al tempo ci fu un’insurrezione da parte dei socialisti e dei MoDem centristi. Lo scorso aprile i socialisti hanno inoltrato un esposto alla Corte di Giustizia della Repubblica, abilitata a giudicare sull’operato dei ministri. A maggio la Lagarde viene considerata responsabile di “abuso di autorità”.
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