Dopo aver giustamente chiesto il MOMENTANEO divieto di ingresso negli Stati Uniti ai musulmani «fino a quando i nostri rappresentanti non avranno capito cosa sta succedendo», Donald Trump chiede anche la chiusura di Internet IN CERTE ZONE, ovvero quelle da cui si connettono i jihadisti dell’Isis. E per procedere, nel caso in cui si insediasse alla Casa Bianca, vuole prima parlarne “con Bill Gates e un certo numero di persone che davvero comprendono quanto sta avvenendo”, ha affermato il candidato alla nomination repubblicana per le presidenziali nel 2016 riferendosi alla minaccia terroristica e alle opportunita’ di reclutamento nelle milizie dell’Isis che la rete offre.
“A causa di Internet sono morte diverse persone”, ha aggiunto e ai colossi della rete “bisogna parlare affinche’ in alcuni posti Internet venga chiuso. Certo, arrivera’ qualcuno a lamentarsi: ‘Oh la liberta’ di espressione…Oh la liberta’ di espressione’, ma si tratta di idioti. C’e’ molta gente idiota”.
I pagliacci del politicamente corretto, gente con i cervelli eternamente in vacanza, invece di chiedere l’arresto immediato per chi fornisce la connessione internet ai terroristi, che permette loro di comunicare e preparare attentati, nonché di reclutare altri terroristi, hanno attaccato Trump, chiedendo che ritiri la sua candidatura.
Non si puo’ fare a meno di chiedersi per quale motivo si voglia lasciare che elementi pericolosi possano utilizzare la rete per i loro piani criminali. Evidentemente non vi è alcun interesse a spegnere la propaganda dello Stato islamico sul web. Tutte le principali società di Internet risiedono negli Stati Uniti e quindi la Casa Bianca potrebbe facilmente limitare, se non chiudere, la presenza dello Stato islamico suL WEB, se solo lo volesse.
MA E’ OVVIO CHE NON LO VUOLE
Chi fornisce internet all’Isis? >>>>>
L’Isis utilizza internet e i social network per scopi propagandistici in modo efficace. Finora nessuno lo ha saputo fare così bene. Ma chi permette che questo avvenga?