Un intervento militare internazionale contro Daesh in Libia “non è un tema all’ordine del giorno, almeno per il momento”, per ora “tentiamo di fare una iniziativa perché Roma sia come Vienna, perché Roma ospiti un evento diplomatico sulla Libia che sia come quello di Vienna per la Siria”, spiega Renzi, parlando dello scacchiere libico, “Noi siamo pronti a fare di più – ha spiegato ancora Renzi – , ma non se una mattina ci svegliamo e vediamo che c’è un dibattito sui giornali.
Isis si rafforza in Libia, governa una vasta area nell’est del Paese
Derna è già come Raqqa, nuovo santuario dell’orrore Isis in Libia
La politica estera non cambia ogni 24 ore. Io non accetterò mai di lasciare la politica estera alle emozioni. La politica estera è cosa seria dove c’è una linea di continuità perché una cosa è fare una guerra davvero, una cosa sono le discussioni parlamentari…”.
Questa “non è prudenza ma saggezza e noi abbiamo saggezza da vendere” ha detto ancora il presidente del Consiglio”.
E già, il califfo non è mica Gheddafi, che invece poteva essere destituito, massacrato e barbaramente ucciso.