Siria: altri jet russi in una nuova base per strappare Palmira all’Isis

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La Russia sta per raddoppiare il suo schieramento di forze in Siria. In particolare sta lavorando per rimettere in funzione, dopo quella di Latakia sulla costa, una seconda base aerea, stavolta a sud di Homs. Da qui decolleranno aerei da guerra ed elicotteri d’attacco per aiutare i soldati di Assad a riconquistare l’antica citta’ di Palmira, strappandola ad Isis, che da agosto sta progressivamente distruggendo le sue vestigia ultrammillenarie. Un’operazione che se riuscisse rappresenterebbe un colpo eccezionale e farebbe conquistare a Vladimir Putin ulteriore prestigio nella regione ma non solo.

Mosca sarebbe in grado di dimostrare che sono i jet russi a fare la differenza in Siria dove hanno iniziato i raid dal 30 settembre scorso, a differenza della coalizione a guida Usa che a sua volta bombarda (fa finta di bombardare) Isis in Siria dalla fine settembre ma del 2014.

Secondo quanto riferisce il britannico Times i russi stanno ora lavorando a ristrutturare rapidamente la base aerea di al-Shayrat vicino ad Homs, dove finora erano schierati solo le cannoniere volanti, gli elicotteri Mi 24 Hind. La base di al-Shayrat e’ a soli 120 km da Palmira (la meta’ rispetto a quella di Latakia) e a 40 dallo snodo di al Quaryatain, anche questa controllata da Isis. Decollando da qui i jet e gli elicotteri d’attacco russi sarebbero in grado di fornire un appoggio decisivo alle truppe di Damasco, spianando loro la strada con una potenza di fuoco contro cui Isis non ha difese.

La base e’ dotata due piste disposte a V entrambe di 3 km, dove sono in grado di atterrare tutti gli aerei a guerra finora impiegati dai russi. La struttura ha anche 45 hangar blindati per proteggere jet da colpi diretti anche di grossi calibri di artiglieria. Finora a Latakia i russi hanno schierato 35 tra caccia-bombardieri Sukhoi Su-24 (come quello abbattutto il 24 novembre dai turchi) e su-34, caccia Su-30 e aerei da attacco al suolo che agiscono in stretto coordinamento con le truppe a terra Su-25. Nella nuova base potranno esserne schierati altrettanti.

La Russia, riferisce il Times, ha promesso di arrivare a schierare oltre 100 jet a sostegno delle forze di Damasco. A cui si aggiungeranno diversi Tos-1. Si tratta di sistemi lanciarazzi multipli semoventi, in grado di sparare 24 missili da 220 mm ‘termobarici’, ordigni in grado di creare un’immenso calore in grado di uccidere ogni essere vivente nella zona colpita e di generare un’immensa onda d’urto che abbatte ogni edifcio nelle vicinanze. Si tratta di un sistema armi progettato per eliminare forze ostili asserragliate in fortificazioni in grandi spazi aperti. Appunto lo scenario siriano. (AGI) .