Il medico Rita Fossaceca è stata uccisa in Kenya da un colpo di pistola mentre cercava di proteggere la madre, assalita con un machete.
Un medico italiano, Rita Fossaceca di 51 anni, è stata uccisa e altri tre connazionali sono stati feriti in Kenya durante una rapina in casa. Si trovavano a Mijomboni, un piccolo villaggio nell’entroterra alle spalle di Malindi, per conto della For Life Onlus, associazione umanitaria internazionale.
Un gruppo di banditi armati ha fatto irruzione nell’abitazione e Rita Fossaceca è stata uccisa da un colpo di pistola mentre cercava di proteggere la madre, assalita con un machete. Anche il padre della donna è rimasto ferito alla testa e a una spalla. Due infermiere dell’ospedale di Novara, Monica Zanellato e Paola Lenghini, sono rimaste ferite; le loro condizioni non sono particolarmente gravi.
Rita era a Mjomboni da un paio di settimane, con i genitori Giovanni e Michelina e lo zio sacerdote, don Luigi Di Lella. La dottoressa era una delle principali collaboratrici di For Life, che in corso diversi progetti di solidarietà in Africa. E proprio l’ambulatorio dell’orfanotrofio di Mijomboni, che ospita una ventina di bambini, dove è stata uccisa, era il suo campo di attività.
Voleva aiutare gli africani, l’hanno ripagata così.
Nel frattempo, come se non bastassero tutte le prediche sul presunto razzismo, la Kyenge inventa un nuovo reato e sulla esilarante bacheca dell’ex ministro è comparso questo post:
Combattere l’#afrofobia nell’Unione europea. Questa l’importante tema della tavola rotonda che presiederò l’8 dicembre al Parlamento europeo a #Bruxelles. Per assistere e partecipare all’evento potete registrarvi entro martedì scrivendo ad alfiaz.vaiya@europarl.europa.eu
(European Parliament Anti-Racism and Diversity Intergroup)
https://www.facebook.com/CecileKyengeKashetu/photos/a.193045740837941.49656.191585464317302/665089863633524/?type=3
Afrofobia? La Kyenge dovrebbe leggere un po’ di cronaca nera prima di lanciare queste sconsiderate e offensive accuse nei confronti degli europei.
Domande:
Ma in Italia non ci sono bambini da curare gratis?
All’ospedale di Novara non ci sono delle lunghe liste d’attesa?
Perchè questa signora è andata in Africa a curare degl’africani, lasciando in attesa di cure degl’italiani?
Per “afrofobia” s’intende, letteralmente, la paura di tutto ciò che è africano, ebbene: secondo questa signora dall’inconsueto cognome, il parlamento dovrebbe promulgare una legge che sanzioni la paura verso cannibali, leoni, serpenti, scorpioni, ebola…