10 giugno 2009 repubblica – La visita al Quirinale. Il primo appuntamento ufficiale per Gheddafi è stato il pranzo al Quirinale. Gheddafi è stato accolto con una stretta di mano da Napolitano, a cui ha regalato una sella da cammello. Dal canto suo, il capo dello Stato ha donato al Colonnello una stampa del 1700 raffigurante la Fontana di Trevi. Pochi istanti per i saluti, presenti anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini e il segretario generale del Quirinale Donato Marra, poi il colloquio con il capo dello Stato.
Si è guardato intorno, il colonnello, uscito dallo Studio alla Vetrata, ha osservato il soffitto affrescato della Sala del Bronzino mentre ascoltava Napolitano, che metteva l’accento sulle prospettive che si aprono dopo la firma del Trattato di Amicizia (il 30 agosto scorso) tra Italia e Libia e ricordava l’impegno dell’Italia a rendere il Mediterraneo un’area di pace, e a un “forte sviluppo dei rapporti Ue-Unione Africana”.
Napolitano ha sottolineato che la prima visita in Italia di Gheddafi può contribuire a dare il via a “una nuova fase di relazioni fra i due Paesi gettando le basi di un più intenso, molteplice partenariato”.
Quando la risoluzione ONU autorizzò l’uso della forza contro le truppe Gheddafi, la notizia arrivò in Italia a tarda sera, mentre tutto il nostro governo, compresi Berlusconi e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano erano al Teatro dell’Opera di Roma per assistere al Nabucco di Giuseppe Verdi, nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Terminata l’opera, Berlusconi e Napolitano si incontrarono in una saletta con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Si parlò di una conversazione molto concitata nella quale il premier si opponeva all’appoggio per le forze aree della coalizione impegnate nelle azioni in Libia invocando quel Trattato di amicizia italo-libica che prevede, fra i suoi articoli, il divieto di concedere o usare le basi italiane per azioni ostili verso Tripoli.
Come Berlusconi fu costretto ad accettare non si sa, ma possiamo immaginarlo. Siamo sempre stati solo una colonia e Gheddafi non è stato certamente il primo ad essere tradito.
GHEDDAFI FU ASSASSINATO IL 20 OTTOBRE 2011
NAPOLITANO: LIBIA ORA UN PAESE LIBERO E UNITO!!
La doppiezza del Quirinale, una tragica “costante”!
ODDIO CHE C’E’ SUCCESSO A ME, NON C’E’ LA FACCIO PIÙ’ A RESISTERE, SENTENDO CERTI DISCORSI DA VOLTAGABBANA E DA TXXXXXXXXXI. Chiedo scusa alla Redazione del Giornale per aver scritto tutto in stampatello ogni tanto c’è lo vuole.
La doppia faccia è una caratteristica dei politici italiani.
Ill.mo sig. ex Presidente, la immagina la risposta : si?