Pesantissimo Vladimir Putin in quello che appare un attacco diretto a Recep Tayyp Erdogan, dopo l’abbattimento del jet russo e dopo un embargo, deciso da Mosca, che potrebbe portare un duro colpo all’economia di Ankara.
Il leader del Cremlino ha messo chiaramente in dubbio che il governo turco non sia al corrente del traffico di petrolio al confine turco-siriano. Quel commercio che foraggia l’Isis. “Difficile crederci ma mettiamo che sia così”, ha detto Putin in merito, per poi aggiungere che comunque i container arrivano al confine pieni e tornano indietro verso la Siria vuoti. “Noi lo vediamo ogni giorno” ha aggiunto. “Appare come un oleodotto vivente”, ha sottolineato. “Noi li vediamo dall’alto. Vanno avanti giorno e notte”.
Poi per ben due volte, a sorpresa, è entrato nel merito del “destino” del presidente turco Erdogan, utilizzando le stesse parole che in genere si usano per il leader in bilico Bashar Assad: “Noi non diciamo che il presidente turco se ne deve andare. Lo deve decidere il popolo turco”. (askanews)
Io non mi fido affatto di questo Erdogan e non lo voglio in Europa perche e FxxxO e bugiardo, pare che chi compera il petrolio dai Terroristi dell’Isis ci sia anche il figlio, Erdogan dice cornuto a l’asino mentre di dirlo al bue.