«É assolutamente da stigmatizzare il comportamento del centrodestra e di chi tenta di utilizzare i recenti e tragici fatti di Parigi per attaccare una legge che invece ha l’intento di mettere ordine e fare chiarezza sul tema dell’integrazione». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Codega, presidente della VI commissione e relatore della legge “Norme per l’integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati” ritornata oggi in Aula.
«Interrompere la nostra progettualità politica per i fatti di Parigi – ha detto Codega nel suo intervento in Aula – significa far vincere chi ha voluto creare questo clima di paura. In questa legge parliamo della realtà ordinaria degli immigrati che vivono in questa regione e che anche loro sono vittime di chi attacca la civiltà. Infine, se si legge il testo della legge ci si accorge come ci sia un intervento a favore di enti locali per gestire il fenomeno dell’immigrazione».
«Il testo unico fa chiarezza in tema di stranieri e immigrati, fissa l’indirizzo politico e dà le linee guida per affrontare la questione dei profughi» sostiene Codega.
«Almeno tre sono i motivi che ci spingono a presentare tale legge. Innanzitutto c’è una esigenza di efficienza e chiarezza. Ora gli interventi sono dispersi in una miriade di provvedimenti amministrativi di cui è difficile averne conoscenza e pertanto usufruirne. Una norma che mette assieme in un testo unico le diverse politiche rivolte alla popolazione straniera è utile per avere il quadro completo» sostiene il consigliere democratico. In secondo luogo, continua, «una legge è l’espressione pubblica dell’indirizzo politico di un’amministrazione nelle politiche di rapporto verso una parte consistente dei cittadini (108 mila) che abitano il suo territorio e che necessitano di interventi specifici per garantirne l’integrazione a vantaggio di tutti. Infine – conclude Codega – gli elementi di novità presenti sono significativi: un nuovo sistema di governance del problema e le linee guida per affrontare la questione dei profughi».