Napolitano al convegno sul governo Monti attacca l’opposizione: troppe polemiche

++ MONTI A NAPOLITANO, RASSEGNERO' DIMISSIONI ++

 

“Purtroppo mi è bastato tornare, da meno di un anno, nella vita parlamentare per constatare come si sia perduto totalmente il senso della misura nella polemica tra forze di opposizione e forze di maggioranza. Può darsi che anche queste ultime soffrano di qualche trionfalismo nel difendere e valorizzare le loro scelte e quelle di governo.

Non è da escludere che vengano di lì talvolta schematismi e rigidità nella replica alle critiche o agli attacchi degli oppositori. Ma non c’è alcun dubbio che questi ultimi hanno portato i propri giudizi oltre ogni ragionevole argomentazione, estremizzando iperbolicamente la denuncia dei rischi che gli orientamenti di governo potrebbero comportare”.

Lo scrive il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un intervento inviato al convegno sull’esperienza del governo Monti e sul rapporto tra tecnici e politica, organizzato dalla Luiss school of government.

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Ma perché fanno un convegno sull’esperienza del governo Monti e sul rapporto tra tecnici e politica? Qui c’è la risposta, nell’ultimo paragrafo   Financial Times: in Italia nessuna ripresa, potrebbe insediarsi un altro governo tecnico

Intanto, mentre si parla di un probabile nuovo governo tecnico, Napolitano rinnega il golpe che ci ha portato al primo.

Ho serena coscienza di avere, in quella congiuntura eccezionale, servito l’interesse dell’Italia assumendomi le mie responsabilità e agendo nell’ambito dei miei poteri”.

“E’ la prima volta -ha proseguito l’ex Capo dello Stato- che torno su queste vicende per contribuire alla riflessione in una sede che so essere incontestabilmente seria e disinteressata. Non ho invece ritenuto degne di commento o di replica le presunte ricostruzioni in chiave ‘complottistica’ del periodo 2011-2013, che sono state messe in circolazione con dovizia di mezzi pur risultando grossolanamente manipolative e mistificatorie dei fatti realmente accaduti e palesemente, perfino ridicolmente, strumentali”.

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