Gli abitanti di Sirte, citta’ libica occupata dall’Isis, denunciano una grave crisi umanitaria che spinge sempre piu’ persone ad abbandonare le proprie case per rifugiarsi altrove.
Alcuni abitanti riusciti a fuggire hanno spiegato al sito informativo libico “al Wasat” le loro difficolta’: “Non possiamo curarci, ne’ andare a scuola o trovare cibo e vestiti”. Sono almeno 13 mila le famiglie sfollate nei villaggi intorno a Sirte. Per far fronte all’emergenza, il governo filo-islamista di Tripoli, non riconosciuto dalla Comunita’ internazionale, ha dato vita ad una comitato di crisi per inviare cibo a 600 famiglie.
I miliziani dell’Isis hanno aperto di recente un nuovo centro per l’addestramento di cittadini stranieri nel villaggio di al Suawa, vicino Sirte, all’interno di una sede che era usata dal governo di Muammar Gheddafi. Al momento nel campo si starebbero addestrando 40-50 giovani di varie nazionalita’, provenienti in prevalenza dal continente africano. agi