E’ il paradosso del 21esimo secolo: la coesistenza di obesita’ e insicurezza alimentare. Un problema che colpisce non solo i Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto quelli industrializzati, come dimostrano i dati allarmanti che arrivano dagli Stati Uniti cosi’ come dall’Italia. Ed e’ su questo che bisogna puntare i riflettori, proprio nell’anno dell’Expo di Milano, affinche’ tutti i Paesi si attivino per affrontare quello che e’ diventato un problema urgente le cui conseguenze travalicano la sfera privata.
Italiani alla fame che alla signora contrammiraglia non interessano
Ne e’ convinta il contrammiraglio Susan J. Blumenthal, la prima ad avere la delega alla salute femminile all’interno dell’Amministrazione Usa, in visita a Roma dove e’ stata insignita del dottorato di ricerca honoris causa in Tecnologie avanzate in Chirurgia dall’Universita’ La Sapienza.
Per l’esperta americana, da oltre vent’anni protagonista della sanita’ pubblica degli Stati Uniti, la responsabilita’ dello stile di vita e’ del singolo ma anche della societa’. “E’ tutto il contesto che e’ cambiato”, spiega all’AGI. “Il cibo dei fast food e’ molto piu’ economico di quello fresco, le persone non hanno tempo di cucinare pasti genuini a casa, i genitori lavorano e c’e’ l’influenza del marketing, con miliardi di dollari spesi in pubblicita’ rivolta in particolare ai bambini.
Non solo, la tecnologia ci rende piu’ sedentari: guidiamo, prendiamo l’autobus invece che camminare, l’80% del mondo vive in aree urbanizzate e con pochi spazi verdi”. Sono tutti fattori, sottolinea Blumenthal, “che contribuiscono” a uno stile dio vita sbagliata e ostacolano chi lo vuole cambiare.
L’obesita’ “e’ un problema urgente, che non riguarda solo la salute personale ma colpisce anche l’economia e la stessa sicurezza nazionale: basti pensare a quel 27% di giovani americani tra i 17-24 anni inabili al servizio militare a causa del loro peso”. Non va meglio in Italia, patria della famosa dieta mediterranea, modello di sana alimentazione tra i piu’ citati e copiati. Anche nel Bel Paese “nell’arco di una generazione qualcosa e’ cambiato: i vostri ragazzi non mangiano in modo sano, i fast food guadagnano terreno e c’e’ il paradosso degli adulti tra i piu’ magri d’Europa ma anche i bambini piu’ in sovrappeso: dopo la Grecia siete i secondi“, mette in guardia l’esperta americana.
Ci vedo un sottile sarcasmo per dire che metteranno a dieta come in grecia, ovviamente quello che toglieranno di bocca andra’ ad aumentare la percentuale di obesi americani immagino.