Lorenzin: per risparmiare la sfida del secolo è non fare ammalare le persone

 

“Credo si possa vincere la sfida di questo secolo che è riuscire a non fare ammalare le persone, o farle ammalare meno e il più tardi possibile”. La chiave? “E’ la prevenzione, che passa anche dal tema della nutrizione”. Parola di Beatrice Lorenzin.

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Il ministro ha aperto oggi all’Expo di Milano i lavori della conferenza internazionale ‘Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute’, una due giorni che conclude l’impegno del ministero all’Esposizione universale. Lorenzin sarà impegnata con un serrato calendario di incontri bilaterali con ministri della Salute e rappresentanti di diversi Paesi, tra cui Angola, Azerbaigian, Palestina, San Marino. Sette le sessioni della conferenza in cui si tireranno le somme sui temi affrontati durante il semestre di Expo, dalla nutrizione agli stili di vita, dalla sicurezza alimentare alla salute della donna.Le attività proseguiranno anche domani con la firma di due protocolli d’intesa tra il ministero della Salute e le associazioni del settore alimentare, della pubblicità e del commercio per favorire la corretta alimentazione dei bambini.

Sarà inoltre presentato il volume dei Quaderni del ministero della Salute dedicato ai temi dell’alimentazione ‘Nutrire il Pianeta, nutrirlo in salute’, una guida agli equilibri nutrizionali. All’evento partecipano 20 ministri della Salute e 40 delegazioni provenienti da Paesi di tutto il mondo, che al termine della due giorni firmeranno la Carta di Milano.

Pensiamo ad esempio al diabete alimentare: è una delle malattie che ci ‘morde al collo’, ma una dieta e uno stile di vita corretti ci farebbero risparmiare 3 miliardi solo in Italia, che ha per il 2016 ha un fondo sanitario nazionale di 111 miliardi.Expo, assicura il ministro, “è stata e sarà un’occasione irripetibile per il Pianeta. Per la prima volta mettiamo al centro dell’agenda mondiale la nutrizione, la salute, la gestione delle risorse ambientali e la sostenibilità. Perché discutiamo spesso di questi temi, ma mai di tutte queste cose insieme”. Questo, aggiunge il ministro, “è un tempo di grandi paradossi: una parte del mondo muore di fame, mentre un’altra muore perché mangia male.

La sfida è non solo dare da mangiare ai nostri cittadini ma anche farli mangiare in modo sano, in modo tale che possano vivere più a lungo, in salute, e allo stesso tempo garantire la sostenibilità dei nostri sistemi sanitari, ma anche quella ambientale, perché le due cose vanno sempre più di pari passo”. Nodi da sciogliere “per il bene delle prossime generazioni. Qualche decennio fa sembrava impossibile intaccare il problema della fame, oggi parliamo di come nutrire bene. Sembrava impossibile sconfiggere il cancro, oggi parliamo di cronicizzazione di alcuni tipi di neoplasie. Penso soprattutto alla svolta ottenuta sul fronte del cancro al seno per le donne”.

Per questo è necessario, incalza il ministro, “educare alla corretta alimentazione cominciando dalle scuole e dalle madri, già nel momento in cui sono in attesa di un bebè. Perché il tempo gestazionale è cruciale per il tema dell’obesità infantile. Un’altra battaglia è riuscire a proporre l’allattamento al seno almeno per i primi 6 mesi e mettere le mamme in condizione di poterlo fare. Ma dobbiamo affrontare anche il problema della cosiddetta ‘fame nascosta’ che deriva da carenze nutrizionali e dalla cattiva alimentazione, anche dove il cibo c’è”.E anche se “è diventato caro nutrire in modo sano un pianeta dove le risorse scarseggiano, dobbiamo riuscirci – ribadisce Lorenzin – riproponendo il grande stile vita che l’Italia ha costruito con la sua cultura e con la dieta mediterranea che è patrimonio dell’umanità, è salvavita. È un apporto piramidale di nutrienti, con un corretto uso carboidrati, cibo fresco, tanta frutta, verdura, legumi, pesce, carne bianca e anche rossa in un giusto equilibrio”.

Il ministro ricorda “l’appello del Papa per un cambio di mentalità che porti alla condivisione delle risorse, in un mondo oggi diviso. Ascoltiamolo – conclude – Anche perché chi gestisce i sistemi sanitari ha anche il tema della sostenibilità da affrontare, a fronte dell’invecchiamento della popolazione

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