Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha avvertito che “non tollerera’” un’eventuale dichirazione d’indipendenza da parte del Parlamento regionale della Catalogna, insediatosi lunedi’ a Barcellona dopo la vittoria dei nazionalisti di Cdc-Convergenza Democratica nelle elezioni del 27 settembre.
Dopo la presentazione di una bozza di risoluzione in cui si “proclama solennemente l’avvio del processo di creazione dello Stato catalano indipendente in forma di Repubblica”, Rajoy in tv ha liquidato l’iniziativa come un “atto provocatorio che non sortira’ effetto alcuno”, contro il quale le autorita’ di Madrid “non esiteranno a ricorrere a tutti i mezzi politici e legali accordati dalla legge e dalla Costituzione per difendere la sovranita’ spagnola e l’interesse generale”, e bloccare quindi le velleita’ separatistiche.
“Voglio inviare un messaggio di tranquillita’ agli spagnoli”, ha proseguito il premier conservatore. “Finche’ saro’ io a capo del governo, la Spagna continuera’ a essere una Nazione di cittadini liberi ed eguali”. La proposta indipendentista per Rajoy e’ “contraria alla Costituzione, alle nostre leggi, al sentimento maggioritario dei catalani e alla volonta’ democratica di tutti gli spagnoli”.
Il leader del governo autonomo catalano, Artur Mas, aveva convocato per il 9 settembre scorso un referendum sul distacco della regione dal resto del Paese, ma la consultazione fu poi fermata dalla Corte Costituzionale e lo stesso Mas rinviato a giudizio per disobbedienza civile. Proprio alla consulta Rajoy ha promesso di rivolgersi di nuovo, ricordando come tra i suoi poteri ci sia adesso anche quello di punire gli amministratori pubblici che non ne rispettino le decisioni. (AGI) .
Un’altra guerra civile?Speriamo di no!