In uno scenario apocalittico alla 007, il Pentagono teme che le recenti attivita’ delle navi e dei sottomarini russi vicino ai cavi di telecomunicazioni che sul fondo del mare collegano interi continenti, possano essere le prove generali di un’operazione per interrompere le comunicazioni tagliando le dorsali tlc nel caso di un conflitto. E’ quanto riferisce il New York Times che cita fonti dell marina e dell’intelligence Usa, che si sono accorti di una crescente attivita’ russa lungo i percorsi dei cavi sul fondo degli oceani, dal Mare del Nord alle acque dell’Asia nord-orientale fino alle acque vicine alle coste Usa.
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Il Nyt cira il caso dello scorso mese della nave spia russa Yantar, equipaggiata con due battiscafi senza equipaggio, che ha attraversato le acque tra la Florida e Cuba dove passa uno dei grandi cavi di tlc sottomarini vicino alla base Usa di Guantanamo. Dalla Us Navy fanno notare che i due mini-sommergibili sono in grado di raggiungere profondita’ di diversi km e hanno braccia estensibili in grado di poter recidere qualsiasi cavo.
Cavi, sottolineano al Pentagono, che talvolta – e’ gia’ successo nel Mediterraneo nel 2008 – vengono tagliati per errore ed immediatamente riparati. Ma stavolta l’attivita’ sospetta dei russi sembra proprio concentrata su individuare i punti vulnerabile della vasta rete a grandissima profondita’ dove un’interruzione sarebbe estremamente facile da realizzare quanto complicata da riparare. (AGI) .
31 luglio 2013 – Un missile di superficie lanciato da una nave militare turca per impedire ad una nave italiana (laOdin Finder), gestita per conto della Cyprus Telecommunications Authority, di piazzare cavi sottomarini nella ZEE