L’Assemblea nazionale del Kenya ha adottato un progetto di legge che potra’ costare ai giornalisti pene severe e ammende pesanti per coloro che verranno riconosciuti colpevoli di diffamare il Parlamento. Un progetto di legge aspramente contestato dai giornalisti che lo vedono come un tentativo di limitare la liberta’ di espressione.
Secondo i media keniani e’ il tentativo di mettere il bavaglio alla stampa per impedire che questa continui a denunciare episodi di corruzione che coinvolgono i parlamentari. Per chi pubblica articoli per “legge interdetti” perche’ “diffamatori verso il Parlamento” e’ prevista un’ammenda fino a 4200 euro o una pena di due anni di prigione. Haron Mwangi, direttore di Media Council of Kenya, l’organo che regola la stampa nel paese, ha denunciato una legge che e’ un “attentato alla liberta’ di espressione e ai media. Avra’ l’effetto nefasto“.
Uno dei piu’ importanti giornali del Kenya il The Standard ha sottolineato che si tratta di “una giornata nera nella guerra alla corruzione”. Il progetto di legge deve essere ancora approvato dal Senato e promulgato dal presidente Uhuru Kenyatta, prima di entrare in vigore. AGI
Nel caso che restino i comunisti al governo, succederà anche in Italia, sono molto permalosi e i colpevoli sono sempre gli altri.