Ucraina, Kiev: gli ubriaconi filo-russi non sanno usare i sistemi missilistici Buk

ITALY-UKRAINE-DIPLOMACY-RENZI-YATSENYUKYatsenyuk con l’alleato Renzi

 

Il premier ucraino, Arseniy Yatsenyuk, ha accusato i servizi di sicurezza russi per l’abbattimento del Boeing 777 della Malaysia Airlines, nel luglio 2014.
“personalmente non ho dubbi che questa e’ stata un’operazione dei servizi russi che aveva l’obiettivo di abbattere un aereo civile”, ha dichiarato nel corso di una riunione di gabinetto trasmessa in diretta tv, nelle stesse ore in cui venivano annunciati i risultati dell’inchiesta olandese sul disastro.

“Siamo certi”, ha aggiunto Yatseniuk, “che questa operazione e’ stata condotta da un territorio che era sotto il controllo esclusivo dei combattenti russi e al tempo stesso non c’e’ dubbio che ubriaconi separatisti non sanno usare i sistemi missilistici Buk”, usati per l’abbattimento del Boeing. “Questo significa che quei sistemi sono stati operati da personale russo addestrato”, ha insistito.

Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, in una telefonata al premier olandese, Mark Rutte, ha auspicato che una separata inchiesta penale condotta congiuntamente da Ucraina, Olanda, Australia, Malaysia e Belgio possa permettere “l’incriminazione dei responsabili di questo terribile crimine” davanti a un tribunale internazionale. (AGI) .

E’ stato un missile terra-aria Buk di fabbricazione russa ad abbattere il Boeing della Malaysia Airlines nei cieli dell’Ucraina nel luglio 2014.
Il missile ha colpito il lato sinistro della cabina di pilotaggio, uccidendo all’istante molte delle 298 persone a bordo.

Sono queste le principali conclusioni a cui sono giunti i tecnici olandesi del Durch Safety Board, l’organismo incaricato delle indagini.
Il presidente del Dutch Safety Board, Tjibbe Joustra, in una conferenza stampa ha anche criticato Kiev per non aver chiuso lo spazio aereo sulle zone orientali del Paese, teatro dei combattimenti con i ribelli separatisti filo-russi: “Siamo arrivati alla conclusione che c’erano ragioni sufficienti per le autorita’ ucraine per chiudere lo spazio aereo sulle zone orientali del loro Paese”.

Ai giornalisti convocati nella base militare olandese di Gilze-Rijen, e’ stata mostrata la ricostruzione dell’aereo abbattuto, i cui frammenti sono stati montati su un supporto metallico. E’ stato possibile vedere che la cabina di pilotaggio e’ stata colpita nella parte superiore e si e’ disintegrata mentre la parte inferiore e’ stata in gran parte ricostruita.

La contro-inchiesta russa MH17 “smentisce” quella olandese

La societa’ russa costruttrice di armi Almaz-Antey ha da parte sua presentato i risultati della sua indagine che “smentisce totalmente” le conclusioni della Commissione olandese. La Almaz-Antey ha condotto un secondo esperimento in cui e’ stato simulato l’impatto di un missile lanciato da un Buk contro un aereo di linea per ricostruire le circostanze dello schianto.
Lo studio ha dimostrato, hanno spiegato in una conferenza stampa i dirigenti e gli ingegneri della societa’, che il volo MH17 sarebbe stato colpito da un missile 9M38M del sistema Buk-M1, sparato da una zona allora sotto il controllo dell’esercito di Kiev.

Secondo l’indagine russa, l’arma responsabile della strage e’ da tempo non piu’ in uso alle forze armate di Mosca, contro cui si erano da subito concentrati i sospetti e le accuse. Si tratta della stessa conclusione a cui aveva portato la precedente indagine della Almaz, condotta il 31 giugno scorso, e i cui risultai pero’ – hanno denunciato i russi – la Commissione olandese ha rifiutato di accettare. Questa seconda simulazione, hanno spiegato in conferenza stampa, e’ stata condotta il 7 ottobre di quest’anno e indica che il missile e’ stato lanciato da 3,5 km a sud del villaggio Zaroshchenskoye, nella regione di Donetsk, controllata dalle forze regolari ucraine e non dai separatisti filorussi.