Le autorità turche hanno arrestato ieri sei uomini, sospettati di essere membri dello Stato islamico, mentre coniavano le monete usate nelle aree controllate dall’Isis in Siria e Iraq. L’arresto è avvenuto nella città di Sahinbey, nella regione di Gaziantep, vicino al confine con la Siria, come riporta l’agenzia Anadolu. Da tempo circola la notizia che i jihadisti starebbero utilizzando nei territori occupati una propria valuta.
Da anni la Turchia è accusata di favorire l’ascesa dell’Isis per abbattere il dittatore sciita Bashar al-Assad. Decine di migliaia di combattenti sono entrati in Siria e si sono uniti all’Isis e ad altri gruppi jihadisti passando dalle frontiere turche, senza che le autorità se ne accorgessero. La valuta dell’Isis viene coniata in Turchia | Tempi.it
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Per me il commercio ha gli occhi bendati con la politica.
Nel 1941 gia Hitler … alla riscossa di Danzica ecc… ecc… Noi appresso -Fiume e Pola.-..(Nizza e Savoia). Alla Officine Galileo, venivano costruiti dei telemetri per puntare oggetti da distruggere a suon di cannonate. Spediti in Juogoslavia . Una armata tedesca già entrata in juogoslavia.Noi alle porte , per non essere da meno, Ecc … ma il commercio dei temetri seguitava . cera da rispettare la commessa.!
Al Mondo ci sarà PACE quanto i “papaveri andranno loro a far la guerra non il popolo ultimo delle sembianze umane.!!!