La Russia ha cominciato i raid aerei in Siria. Lo ha confermato il ministro della difesa russo. Il Parlamento russo aveva dato questa mattina il suo via libera. La richiesta era del presidente Vladimir Putin.
Intanto il Cremlino rende noto che e’ stato il presidente Assad a chiedere “l’aiuto militare” di Mosca, anche per quanto riguarda specificamente l’invio di aerei. Richiesta confermata da Damasco che sottolinea come gli aiuti militari forniti siano stati espressamente richiesti dal presidente Bashar al-Assad all’omologo Vladimir Putin tramite un’apposita lettera.
“Qualunque incremento nel sostegno militare russo alla Siria e’ avvenuto, e sta avvenendo”, si puntualizza nella nota ufficiale della Presidenza della Repubblica siriana, “come risultato di una richiesta formulata dallo Stato siriano”. Una precisazione che con ogni probabilita’ ha offerto a Mosca l’opportunita’ di rivendicare, all’incirca nelle stesse ore, l’esclusiva “legittimita’” del proprio intervento nel Paese mediorientale, storicamente alleato.
Nel frattempo, pero’, i caccia della coalizione guidata dagli Stati Uniti continuano a percorrere lo spazio aereo siriano, ignorando gli inviti russi a lasciarlo libero. Lo ha riferito l’amministrazione americana.
“L’utilizzo di Forze Armate sul territorio di un Paese terzo e’ possibile unicamente in forza di una risoluzione delle Nazioni Unite o su domanda del governo legittimo di tale Paese”, ha ricordato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. “In questo caso, la Russia sara’ di fatto il solo Stato ad agire su basi legittime”, ha sottolineato ancora Peskov. “Appunto, dietro richiesta del presidente della Siria”.
Poco prima la camera alta del Parlamento federale russo aveva approvato all’unanimita’ proprio “l’impiego di forze militari all’estero” con riferimento al conflitto siriano. Al riguardo Peskov ha precisato che unico scopo di future operazioni sara’ quello di “aiutare Assad” e “lottare contro il terrorismo”, espressione che ha peraltro tenuto a circoscrivere al solo Stato Islamico. Nessuna anticipazione invece sulla data in cui cominceranno eventuali bombardamenti anti-Isis, ovvero su un loro gia’ avvenuto inizio. “Non posso rispondere”, ha tagliato corto il portavoce presidenziale. “Si tratta di informazioni particolari”.
Per il momento, ha concluso, Putin “non ha in programma di rivolgere alcun discorso speciale alla Nazione” sull’intervento. agi