Il presidente russo Vladimir Putin ha bollato il sostegno statunitense ai ribelli in Siria come illegale e inefficace, affermando che i combattenti addestrati dagli Usa stiano finendo per rifornire lo Stato islamico di armi americane.
Lo ha detto in un’intervista con le emittenti televisive statunitensi, in vista dell’incontro di domani a New York con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Si vedranno dopo l’intervento del leader russo alle Nazioni unite. Putin ha aggiunto che il presidente siriano Bashar Assad merita sostegno a livello internazionale, mentre è impegnato a combattere i gruppi terroristici.
“A mio parere, la fornitura di sostegno militare a strutture illegali va contro i principi della legge internazionale moderna e della Carta delle Nazioni unite”, ha dichiarato in un’intervsita con Cbs e Pbs, di cui estratti sono stati diffusi dal Cremlino. Damasco, ha anche detto, dovrebbe essere coinvolta negli sforzi internazionali per combattere lo Stato islamico, cosa che gli Usa rifiutano.
Inoltre, Putin ha criticato i piani americani di addestrare 5.400 ribelli per combattere lo Stato islamico.”Risulta che solo il 60% di questi combattenti sia stato addestrato adeguatamente, e che solo quattro o cinque persone attualmente dispongano di armi”, ha aggiunto il presidente russo. “Gli altri hanno disertato con le armi americane per unirsi all’Isis”, ha detto riferendosi allo Stato islamico.
Ha poi difeso il coinvolgimento di Mosca al regime: “Abbiamo fornito appoggio a legittime entità del governo” e “ad oggi (questa fornitura, ndr) ha preso la forma di forniture di armi al governo siriano, di addestramento militare e di aiuto al popolo siriano”. Fonte Reuters – Traduzione LaPresse