Mattarella: muri e barriere non fermeranno la globalizzazione

Quelli che stiamo attraversando sono tempi carichi di sfide e grandi opportunita’, ma serve una classe dirigente lungimirante che non abbia la testa rivolta indietro e cammini a ritroso. E il vento della globalizzazione non viene fermato da muri e barriere. Ma cio’ deve portare l’Italia a fare piu’ squadra.

Un discorso a tutto tondo quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al congresso della Societa’ Dante Alighieri in corso a Milano. Un appello, anche, affinche’ ci sia “piu’ impegno nel promuovere e assicurare la conoscenza della lingua italiana agli immigrati che si insediano nel nostro Paese”. Mattarella ha ricordato che “il vento della globalizzazione soffia con forza crescente e non saranno ne’ muri ne’ barriera a fermarlo” e, ha aggiunto, “i tempi che ci aspettano sono carichi di sfide e di prospettive, e anche di incognite”, ma per questo occorre una classe dirigente che abbia una “visione lungimirante e avere lungimiranza, progettare il futuro non significa bruciarsi i ponti alle spalle, avere il capo rivolto indietro e camminare a ritroso”.

La natura e’ stata generosa, ma non sempre siamo stati all’altezza, a volte abbiamo deturpato il dono ricevuto”. Un difetto dell’Itala, secondo Mattarella, e’ che non si e’ fatto sistema, “forse e’ l’autentico limite italiano quello di non riuscire a fare squadra, presi dalle nostre divisioni non di rado artificiose”.

Il presidente della Repubblica, al termine del suo discorso ha lanciato un forte appello affinche’ si assicuri “la conoscenza della lingua italiana agli immigrati”. Mattarella ha sottolineato che dobbiamo “essere piu’ impegnati a promuovere e ad assicurare la conoscenza della lingua italiana agli immigrati che si insediano nel nostro territorio, ma anche nei paesi vicini, penso ai Balcani e al Sud del Mediterraneo, perche’ la lingua italiana puo’ essere strumento di pace e di amicizia”.

Mattarella, concludendo, ha detto che la lingua italiana “puo’ essere un veicolo di integrazione tra i cittadini e le diverse comunita’ di immigrati insediati sul territorio nazionale. La lingua crea conoscenza e la conoscenza abbatte i muri e previene i ghetti”. (AGI) .

2 thoughts on “Mattarella: muri e barriere non fermeranno la globalizzazione

  1. Ma perché chiamarli immigrati che saranno si o no un 30% il resto lo si dovrebbe chiamare con il vero nome CLANDESTINI cioè quelli che vengono in Italia per delinquere e ciò che fanno, vedete i reati e tipi di reati e da chi sono stati fatti, sai che c’è! qui più si parla e più fanno finta di non sentire e non capire, o forse sono io che non capisco quello che vedo e sento tutti i santi giorni.

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