Preoccupati dall’idea di Barack Obama di ridurre a poche centinaia le truppe Usa in Afghanistan (rischiando di far precipitare la situazione come accaduto nel 2011 in Iraq), generali Usa e dei Paesi Nato, stanno definendo un piano che prevede diverse opzioni tra cui quella di lasciare migliaia di soldati americani oltre il termine fissato dalla Casa Bianca di fine 2016. Una decisione che potrebbe aver implicazioni anche per il contingente italiano (circa 750 uomini tra Kabul ed Herat) ancora presente nel Paese.
E’ quanto riferisce il Wall Street Journal che cita cinque diverse raccomandazioni che il comandante delle truppe Usa in Afghanistan, il generale John Campbell, ha inviato al Pentagono e alla Nato. Queste vanno dal mantenere il contingente all’attuale livello di circa 10.000; ridurlo leggermente a 8.000, dimezzarlo e infine di proseguire sulla strada gia’ tracciata di limitarsi a lasciare poche centinaia di soldati entro la fine del 2016, solo a protezione dell’ambasciata Usa a Kabul, esattamente come era successo a Baghdad, prima dell’avvento di Isis. A marzo, su pressione del presidente Ashraf Ghani, Obama aveva concesso di mantenere 9.800 soldati Usa fino alla fine del 2015, invece di ridurli a 5.500.
I timori dei generali Usa e Nato sono condivisi dal debole governo afghano gia’ sotto pressione da parte dei talebani e dai transfughi che hanno dichiarato fedelta’ ad Isis. (AGI)
Bravi gli Americani, non e bastato tutto quello che hanno fatto in Iraq ed ecco i risultati adesso toccherà anche all’Afghanistan, che razza di B……..I.