Tagli alla sanità, salgono a 205 le prestazioni sanitarie “inutili”

Salgono a 205 le prestazioni sanitarie ‘sotto osservazione’, rispetto alle 180 indicate i primi di agosto, per garantire l’appropriatezza delle cure e lo stop agli esami inutili. Lo riferisce il segretario Fp-Cgil medici Massimo Cozza dopo l’incontro al ministero della Salute in merito al decreto sull’appropriatezza, rispetto al quale i sindacati esprimono contrarietà.

La riunione tecnica di martedì era stata convocata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin per presentare ai sindacati medici il testo provvisorio del decreto sulla cosiddetta ‘appropriatezza delle prestazioni‘. Entro venerdì prossimo, ha riferito Cozza, “verranno presentate le osservazioni da parte dei sindacati e sempre entro venerdì prossimo anche il Consiglio Superiore di Sanità presenterà ulteriori chiarimenti”.

I sindacati medici, ha quindi spiegato, “hanno espresso perplessità e contrarietà soprattutto relativamente alla volontà di prevedere una sanzione pecuniaria per i medici che non dovessero rispettare i criteri di appropriatezza che saranno definiti dal decreto ai fini della prescrizione degli esami”. Si tratta, ha aggiunto, “di un meccanismo che rischia di rompere il rapporto tra medici e cittadini”. Contrarietà, ha detto Cozza, “anche perché i cittadini dovranno pagare di tasca propria varie prestazioni in determinate situazioni”.

Altre criticità sollevate, ha proseguito, “riguardano poi il fatto che le prestazioni prese in considerazione sono relative ai vecchi livelli essenziali di assistenza che risalgono al 1996”. Dubbi pure in merito ai criteri in base ai quali le Regioni saranno chiamate a garantire un’applicazione omogenea dei nuovi criteri di appropriatezza su tutto il territorio. Durante l’incontro, ha concluso Cozza, il ministro Lorenzin ha comunque assicurato che i nuovi livelli essenziali di assistenza saranno approvato entro l’anno, mentre con la legge di Stabilità si arriverà ad una normativa sulla colpa medica“.

Redazione Tiscali