I rapporti del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) sono stati manipolati per fornire alla Casa Bianca e al Congresso un’immagine più positiva, rispetto alla realtà, dei progressi compiuti nella campagna militare contro lo Stato Islamico. Lo hanno confermato al New York Times diversi funzionari governativi, riferendo al quotidiano Usa che un gruppo di analisti di intelligence ha fornito agli investigatori dell’ispettorato generale del Pentagono incaricati dell’indagine interna una serie di documenti che dimostrano le avvenute manipolazioni da parte di alti ufficiali militari.
L’attenzione degli investigatori si sta concentrando in particolare su alcuni alti ufficiali dell’intelligence incaricati di supervisionare le decine di rapporti stilati dagli specialisti del Centcom, il comando che sovrintende alle operazioni militari contro l’Is in Siria e in Iraq. La conferma di quest’ultima circostanza giunge anche dalla portavoce dell’ispettorato generale del Pentagono, Bridget Serchak, che ha riferito al Nyt che “l’indagine chiarirà se ci sono state delle falsificazioni, distorsioni, ritardi, cancellazioni o modifiche improprie di informazioni di intelligence”. L’inchiesta, ha aggiunto, prenderà in considerazione le eventuali “responsabilità personali” degli ufficiali coinvolti.
La vicenda era già stata portata alla luce il mese scorso dal New York Times, che aveva riferito la notizia dell’avvio dell’indagine interna, anche se allora non erano ancora chiari la portata dell’inchiesta e i dettagli delle accuse. Nel frattempo, crescono l’imbarazzo e la rabbia dei deputati e senatori di entrambi i partiti, chiamati a valutare l’andamento della campagna militare contro l’Is sulla base di rapporti distorti. Gli alti ufficiali con incarichi di intelligence in seno al Centcom, secondo le accuse che stanno emergendo, avrebbero modificato in maniera sostanziale i rapporti che venivano inviati alla Casa Bianca, al Congresso e alle altre agenzie di intelligence Usa, presentando un quadro assai più positivo di quella che era l’effettiva realtà sul terreno.
Tra i rapporti modificati, figurerebbero anche quelli relativi alle capacità delle forze di sicurezza irachene e quelli riguardanti l’efficacia dei bombardamenti aerei contro l’Is in Iraq e Siria. La questione verrà discussa oggi al Senato Usa, dove è in programma l’audizione del generale Lloyd J Austin, comandante del Centcom, chiamato a riferire sui progressi della campagna contro l’Is.
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