Come il Consiglio della Regione Toscana ha “scippato” il MEMORIAL ORIANA FALLACI all’Associazione “Una Via per Oriana” degradandolo ad una comparsata di regime
Caro giornalista, Oriana diceva che: “Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è, (nell’ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico”. Quindi, se non sei un pennivendolo, uno scribacchino prezzolato, un disonesto o un imbecille, abbi il coraggio e l’onestà intellettuale di pubblicare quanto segue:
Oriana sarà ricordata nella sua Firenze martedì 15 settembre alle 16 al Cimitero Evangelico agli Allori con un Omaggio a Oriana. Alle 18 nell’ambito del Memorial Oriana Fallaci si terrà al Grand Hotel Baglioni si svolgerà il ‘Convegno in ricordo di Oriana’ con la partecipazione di Vittorio Feltri, Daniela Santanchè e Magdi Cristiano Allam. A seguire, alle 20 un Cocktail sulla Terrazza Brunelleschi precederà la ‘Cerimonia di consegna del Premio Oriana Fallaci a Vittorio Feltri’.
L’evento, a cura dell’Associazione ‘Una Via per Oriana Fallaci’, Via che gli amministratori della città non si sognano ancora di intitolare al più grande Scrittore del secolo scorso.
Oriana avrebbe detto “Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi.” Ed è proprio così.
E’ ciò che è successo a Firenze al fine di strumentalizzare la figura di Oriana. Da più parti hanno tentato di mettere il cappello sull’Evento, ma non il suo Cappello pieno di ciliegie, bensì quello pieno di guano della sinistra al caviale che, in Toscana come nel governo centrale, tende a mantenere l’egemonia politica e culturale, come strategia per infiltrarsi in tutti i gangli della società.
E’ sempre la stessa sinistra, quella che sul sagrato della Basilica di Santa Croce Fra’ Accursio, lesse la condanna a morte di Mastro Cecco è la stessa sinistra che espose Oriana al pubblico ludibrio di decerebrati fancazzisti e pacifinti a libro paga dei Pdioti, facendola oltraggiare da un bavoso vecchio giullare della repubblica di Salò, un fascista rosso che era stato fascista nero, quindi alleato dei nazisti che nel 1934 a Berlino bruciavano i libri degli avversari facendo risuonare il grido: «Bruciamo i suoi libri, facciamo un falò coi suoi libri».
I DEMocratici (mai ossimoro più grande fu inventato), sulla falsariga di quanto fecero a suo tempo i cugini progressisti della Provincia di Firenze quando dedicarono a Oriana una saletta più piccola del bagno di casa mia, non si smentiscono. Ora, anche questa nuova cloaca di predoni, ritenendosi i nuovi padroni della Regione, con una ‘Gianialità’ (non fuori dal Comune) e a conferma che sono capaci solo di ‘rubare’ e copiare gli Eventi, non perdono occasione di rotolarsi nel guano dedicando allo Scrittore fiorentino, una ulteriore saletta già adibita alle conferenze con i galoppini prezzolati della stampa locale.
Un Consiglio regionale ha ‘depredato e fagocitato’ l’Evento dell’Associazione Una via Per Oriana che già dal 2007 organizza e promuove, avendo avuto cura – fino alla scorsa edizione- di proteggerlo dalle Istituzioni governate dai Clan dei politicanti, che con uno sciacallaggio vergognoso hanno fatto propria una iniziativa dell’Associazione e che fino a quando Manocchia gliene ha parlato, non si erano ancora accorti che Oriana Fallaci era morta nel 2006.
Ed è stato proprio a Luglio che, sulla base del fatto che l’anno precedente, il 2014, l’Associazione è stata invitata dall’allora Vice Presidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli (gran bella persona), Manocchia offrì su un piatto d’argento alla cloaca da poco insediatasi, l’opportunità di continuare quanto concordato con Fedeli. Ma i feroci squali della politica toscana non contenti, hanno ‘fagocitato e rapinato’ l’Evento come bere un bicchier d’acqua.
Dal 28 agosto, non hanno più risposto alle mail di “Una Via Per Oriana” gettando alle ortiche gli accordi e mettendo cosi in grosse difficoltà l’Associazione . Dalla stampa abbiamo appreso che ha si sono prodigati nell’affiggere davanti alla porta dell’attuale sala stampa una targhetta con scritto: ‘Sala Stampa Oriana Fallaci’ e il gioco è quasi fatto. Sì, quasi, perché manca la ciliegina sulla torta, quella di far parlare e sparlare di loro. E qui danno il meglio di sé.
L’empia masnada appoltronata nel Palazzo di via Cavour non ha perso l’occasione di infangare la memoria di Oriana programmando la messa in scena di un balletto con musiche che, sentendole, Oriana si rivolterà nella tomba. La dice lunga anche il titolo della sceneggiata con cui i cultori dell’odio la vogliono ‘ricordare’ intitolando l’evento ‘Don’t Cry’, ‘non piangere’, balletto scelto dai cultori del nulla che testimonia la malafede persino nel titolo.
Ma, come le Sante Donne che piangono sotto la Croce, così come le Sorelle laiche piangono sotto l’ipocrisia europea, noi piangiamo Oriana, piangiamo l’Amica, la Sorella, la Profeta. Piangiamo colei che ci ha aperto gli occhi sull’incommensurabile genocidio culturale e identitario che per prima aveva compreso e che con coraggio, con rabbia, con orgoglio e la forza della ragione ha risvegliato le coscienze sopite di chi ancora la coscienza ce l’ha.
Non è dato sapere cosa abbia trasformato gli eletti in inetti. Ma è lecito pensare che vista la viltà che li contraddistingue, senza dare spiegazione alcuna ai comuni mortali, si sono dileguati come ladri dopo il ‘colpo’. E’ spontaneo sostenere che la colpa del ‘colpo di mano’ non può che attribuirsi alla scelta dei relatori invitati, quali: Vittorio Feltri, Daniela Santanché e Magdi Cristiano Allam con tutta evidenza non graditi ai ‘lanzichenecchi’ che da codardi quali sono, invece di dirlo e parlarne, come abbiamo chiesto invano via mail, si sono fatti di nebbia.
E così, a fine agosto si è indegnamente e impunemente compiuto un vero atto di ‘sciacallaggio’nei confronti dell’Associazione “Una Via per Oriana”, con la quale vi era un accordo già dalla scorsa edizione, accordo riconfermato nei primi giorni di Luglio 2015 affinché il Memorial Oriana Fallaci si svolgesse nella sede del Consiglio. E’ bene precisare che, lo scorso anno, era stato lo stesso Consiglio ad invitare l’Associazione.
Detto ciò, questi affaristi della politica, che si nascondono sotto le insegne delle Istituzioni preposte alla gestione della cosa pubblica e del bene comune, non paghi delle invettive contro Oriana fra le quali, giusto per rammentarne il tenore, ne riportiamo solo un paio: «Oriana-puttana» o «Fallaci-guerrafondaia», l’hanno denigrata e offesa, oltraggiata e vilipesa ed evidentemente, hanno deciso di continuare con il vilipendio della sua memoria.
A conferma di quanto siano mediocri, piccini, invidiosi, biliosi e vili questi amministra-tori (equivalenti di bovari) la via per Oriana a Firenze se pur deliberata dal Consiglio Comunale non s’ha da fare. L’iniziativa è rimasta bloccata nella segatura che questa gentaglia ha nella testa. Come si evince, a Firenze, da un lato fanno questa sceneggiata oltraggiando un luogo sacro o meno a seconda dei punti di vista, per ingraziarsi quell’orda di allogeni sinistri che evidentemente non odiano abbastanza Oriana e dall’altra, – ‘illusi che esista un islam buono e un islam cattivo’ – concedono ai loro protetti, a chi ha come unico scopo della vita, il dominio del mondo con le buone (jhadismo) o con le cattive (terrorismo), il permesso di costruire una caserma, che loro definiscono ‘luogo di culto’, ergo moschea la quale, oltre ad essere in forte contrasto col nostro ordinamento giuridico, viola la nostra Costituzione.
L’incoeRenzi stesso, a maggio di due anni fa, prima di fare il colpo di Stato, disse direttamente a Manocchia che nell’autunno inverno avrebbero inaugurato una via per Oriana nella nuova zona del Tribunale. L’attuale sindaco, in una pubblica riunione nel mese di giugno, a una mia domanda fatta in riguardo a che punto fosse la famosa via per Oriana Fallaci, ha risposto: “Oriana è un personaggio che divide e quindi servirebbe una consultazione popolare”.
Che dire gente, fate come vi pare, ma continuare a suicidarsi confondendo il comunismo con la Democrazia come fanno nipoti e pronipoti di Stalin che senza vergogna si definiscono progreSSisti e si celano addirittura sotto il nome di DEMmocratici, secondo me, oltre ad essere un grosso ossimoro è per dirla con lo stile di Oriana, è confondere la merda con la cioccolata.
Armando Manocchia @mail