Il governo finlandese, uno dei più orientati all’austerità dell’eurozona, ha annunciato tagli sostanziali ai benefici dei lavoratori nel tentativo di rianimare l’economia del Paese, in recessione negli ultimi tre anni.
“Le festività lunghe, specialmente nel settore pubblico, saranno ridotte da 38 a 30 giorni lavorativi”, ha annunciato il governo in un comunicato.Non è questa l’unica misura annunciata dall’esecutivo di Helsinki, che punta a tagliare del 5% il costo unitario del lavoro, un parametro che misura il costo medio del lavoro per unità di prodotto.
Tra le altre misure annunciatre c’è il dimezzamento delle retribuzioni per il lavoro straordinario e la riduzione dal 100% al 75% della retribuzione per il lavoro domenicale. Saranno inoltre eliminate alcune festività retribuite per il settore bancario mentre il primo giorno di malattia non sarà pagato.
“Le misure – ha detto il primo ministro finlandese Juha Sipila, avranno effetto alla scadenza dell’attuale accordo collettivo di lavoro.L’economia finlandese ha registrato tre anni consecutivi di recessione con il Pil che è calato dell1,4% nel 2012, dell’1,1% nel 2013 e dello 0,4% nel 2014. (Con fonte Afp)