“Se non ce la facciamo questa volta il rischio è che le istituzioni rimangano così, e che progressivamente i poteri che il Parlamento non riesce a esercitare vengano esercitati da altri soggetti”. Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando, alla Festa dell’Unità di Torino, riferendosi alla questione delle riforme costituzionali.
“Non ha importanza chi detiene il potere politico, tanto COMUNQUE non sono loro a decidere”
Negli ultimi anni, ha sottolineato Orlando, le decisioni sono state prese da banche, cda delle multinazionali, “il rischio – ha aggiunto – è il populismo”. Riferendosi al suo compagno di dibattito Orlando ha detto che “L’Italia deve molto a Raffaele Cantone”, a proposito del ruolo giocato dal presidente dell’Anac nella lotta alla corruzione. (LaPresse)