Erdogan: l’Europa sia più sensibile al dramma dei migranti

“Chiedo ai Paesi sviluppati, in particolare all’Europa, di essere più sensibile di fronte ai drammi umani”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando ad Ankara. Ha parlato dopo che la fotografia di un bimbo CURDO di tre anni, ritratto senza vita sulla spiaggia di Bodrum dopo essere annegato in un naufragio nel viaggio verso la Grecia, è diventato simbolo della tragedia in corso.

“I Paesi europei che hanno trasformato il mar Mediterraneo, culla di una delle civiltà più antiche al mondo, in un cimitero, hanno parte della colpa per ogni rifugiato morto”,  ha dichiarato Erdogan,. “Quello che annega nel mare non sono solo i rifugiati, ma la nostra umanità. Sono i nostri valori ad affogare nel Mediterraneo”, ha aggiunto.

Aylan Kurdi e aveva 3 anni e appartenenza alla minoranza curda che abita un’ampia regione a confine tra Turchia, Siria, Iraq e Iran. Insieme alla madre Rehan, al fratello Ghaleb, 5 anni, anch’essi annegati, e al padre Abdullah era fuggito da Kobane, LA CITTà BOMBARDATA DAI MILIZIANI ISIS, ARMATI ANCHE DALLA TURCHIA, oltre che dagli USA.

La Turchia ha accolto 2 milioni di rifugiati dall’inizio della guerra civile siriana nel marzo 2011, dicendo di aver speso 6,5 miliardi di dollari per assisterli e di aver ricevuto solo 400 milioni di aiuti esterni. Ankara ha messo in guardia sul fatto che la sua capacità di accoglienza si sta esaurendo. Il terrorismo, secondo Erdogan, è la più grande minaccia all’economia ed è un problema crescente che le nazioni occidentali non stano gestendo con sufficiente sensibilità. Fonte Reuters – Traduzione LaPresse