Per la terza volta in una settimana un folto gruppo di studentesse ed insegnanti di una scuola femminile afghana sono state ricoverate in ospedale nella provincia occidentale afghana di Herat con sintomi da avvelenamento. Lo hanno reso noto oggi fonti del Dipartimento della Sanita’ provinciale.
Altre due volte negli ultimi quattro giorni molte decine di ragazze sono finite in ospedale dopo aver accusato perdita di conoscenza, vertigini, mal di testa e forti dolori allo stomaco. Questa volta e’ stato coinvolto il Liceo Baba Haji del quartiere di Jibril dove 98 allieve e dieci insegnanti si sono sentite improvvisamente male ed hanno dovuto essere ricoverate in ospedale.
Abdul Razaq Ahmadi, responsabile del Dipartimento della Pubblica istruzione di Herat, ha detto in una conferenza stampa che ”e’ evidente che i nemici dell’Afghanistan non possono tollerare lo sviluppo della provincia di Herat, per cui per la terza volta in una settimana dobbiamo far fronte ad un caso di avvelenamento di studentesse”. Nessun gruppo ha rivendicato l’operazione, ma secondo gli analisti esse sono realizzate da gruppi fondamentalisti islamici che si oppongono all’istruzione delle giovani.
IL NORD
il prof Campanini Uni_TN dirà che si tratta di arretratezza culturale: sarà, ma dev’essere proprio coccio questo islam se non sono bastati millenni di civiltà, oltre 2 secoli dalla rivoluzione francese, 2 secoli di imperialismo britannico, 14 anni dal 2001 di presidio dei migliori eserciti ed istruttori del mondo … ; concediamo la pazienza invocata dal Campanini, ma ricordiamogli che quelli là, più che la nostra pazienza, vogliono la nostra vita e distruggere la nostra civiltà, con la collusione dei potenti diasporanti le ultime oasi di civiltà cristiana in aree di barbara tribalità illuminata dalla mezzaluna.