22 GEN – A Bengasi la folla inferocita ha assaltato il palazzo della sede del Cnt cercando di aggredire anche il presidente Jalil. Si tratterebbe degli stessi guerriglieri che hanno combattuto contro le truppe lealiste di Gheddafi, e che ora avrebbero occupato l’edificio per protesta. Il rischio è quello di una nuova ondata di violenze che trascini nuovamente la Libia nel baratro della guerra.
Il capo del Consiglio nazionale di transizione libico, Mustafa Abdel Jalil, ha detto al sindaco di Bengasi di dare le dimissioni e ha promesso elezioni per un nuovo sindaco. Ieri la sede del Cnt di Bengasi è stata invasa da ex combattenti dopo ore di assedio e lanci di bombe artigianali. Jalil, fuggito a stento ieri dai contestatori, ha aggiunto che le proteste anti-governative potrebbero “gettare il paese in un pozzo senza fondo”.