Un’autobomba e’ esplosa a Tripoli davanti al quartier generale della compagnia petrolifera Mellitah Oil Company, joint venture al 50 per cento tra Eni e l’ente libico National oil company. L’esplosione non ha provocato grossi danni ne’ ci sono stati feriti, ha reso noto un portavoce del gruppo petrolifero.
“Non ci sono stati ne’ feriti ne’ danni rilevanti agli uffici” ha detto il portavoce. A rivendicare la responsabilita’ dell’attentato e’ stato lo Stato islamico: “I soldati dello Stato islamico sono stati in grado di colpire una delle tane dei rinnegati a Tripoli”, si legge in una rivendicazione pubblicata su un profilo Twitter legato al califfato. (AGI) .