La Tunisia rifiuta categoricamente qualsiasi tipo di intervento militare in Libia e mantiene un atteggiamento neutrale nel conflitto fra Tripoli e Tobruk, le due autorita’ rivali che governano rispettivamente nella parte occidentale e orientale del paese nordafricano. Lo ha detto il ministro degli Esteri tunisino, Taieb Baccouche, nel corso di un convegno sul ruolo della diplomazia nello sviluppo socio-economico tenuto ieri nella sede del partito Nidaa Tounes a Sousse, citta’ costiera dove a giugno si e’ consumata la strage di 38 turisti uccisi dal terrorista Seifiddine Rezgui Yacoubi.
Il ministro ha spiegato che Tunisi sostiene la politica della “non ingerenza negli affari interni degli Stati”, ribadendo che la crisi in corso in Libia va risolta con mezzi politici e la creazione di un governo di unita’ nazionale.
In merito al ruolo della diplomazia nello sviluppo socio-economico, Baccouche ha sottolineato l’importanza in tal senso dei cittadini tunisini residenti all’estero. Per questo e’ stata annunciata la creazione di una struttura permanente presso il ministero degli Esteri responsabile di una “banca dati” delle competenze dei tunisini espatriati. Tale struttura avra’ anche in compito di contattare e incoraggiare i cittadini all’estero a partecipare allo sviluppo dell’economico in patria.
Le autorita’ hanno intenzione di creare anche una sorta di accademia diplomatica all’interno del ministero degli Esteri e una commissione speciale responsabile della lotta contro la violenza, l’estremismo e il terrorismo.
Quest’ultimo organismo avra’ peraltro compiti consultivi nei riguardi del ministero della Sicurezza nazionale, informandole delle principali attivita’ e linee guida da seguire per contrastare l’estremismo, in particolare quello di matrice religiosa. Baccouche, infine, ha anche annunciato la creazione di una struttura permanente presso il ministero degli Affari Esteri, responsabile del monitoraggio e della valutazione delle attivita’ delle missioni diplomatiche tunisine all’estero. agi