Dar es Salaam, – Stop alla strage di albini in Africa. Questo e’ l’appello lanciato dalla leggenda della musica africana, il cantante maliano, Salif Keita per la protezione delle persone affette da albinismo, durante un suo tour in Africa dell’Est. Un appello che e’ stato fatto proprio mentre la Tanzania si sta preparando alle elezioni generali di ottobre in un clima di paura per gli attacchi che si stanno moltiplicando da parte degli stregoni nei confronti degli albini.
La Tanzania ha provato a mettere al bando gli stregoni che utilizzano corpi di albini o parti di essi per i loro riti magici a cui, tra l’altro, si sottopongono molti politici e dignitari. Ma il risultato e’ stata la rivolta degli sciamani che continuano nelle loro pratiche.
L’appello lanciato da Keita, anch’esso albino, e’ ancor piu’ significativo. Il musicista africano, nonostante sia un discendente diretto di Syndjata Keita, fondatore del Mali, e’ stato emarginato dalla sua famiglia e dalla sua comunita’ perche’ l’albinismo e’ un segno di sfortuna nella cultura Mandinka. E’ completamente incredibile che egli esseri umani – ha detto Keita alla Afp – ne sacrifichino altri. Gli albini nascono e crescono come tutti gli altri esseri umani ed e’ inconcepibile che vengano attaccati”.
Keita, inoltre, dirige una campagna internazionale di sostegno a queste persone che, in Tanzania, come in altri paesi africani, rappresentano uno stigma per la famiglia. Dei gruppi di difesa dei diritti umani hanno messo in guardia contro il rischio di attacchi agli albini in Tanzania, proprio ora che la campagna elettorale e’ iniziata. Molti uomini politici, infatti, sono stati accusati di aver comprato delle parti di corpi degli albini per i riti magici o per costruirsi dei porta fortuna.
Il fenomeno, nonostante le campagne internazionali e la decisione dell’Onu di creare un commissario ad hoc per far fronte alla tratta, e’ duro a morire anche perche’ i corpi mutilati valgono molto denaro, oltre ad essere molto efficaci nei riti magici a detta degli stregoni, sul mercato nero. E le famiglie sono spesso coinvolte, per questo motivo, nella sparizione di piccoli albini.
Secondo degli esperti della Nazioni Uniti le parti di questi corpi sono state rivendute per 500 euro, la pelle viene commercializzata sul mercato nero a un prezzo che puo’ variare tra i 1500 e i 7mila euro, mentre un corpo intero ha un prezzo intorno ai 65mila euro.
Le bambine, spesso, vengono stuprate perche’ la credenza dice che guariscono gli uomini malati di Aids. Il business e’ enorme e non si arresta, tanto che ormai la tratta degli albini varca i confini degli stati. Secondo un deputato kenyano, Isaac Mwaura, anch’esso albino, delle bande di tanzaniani hanno rapito degli albini, in particole bambini, in Kenya, per poi essere rivenduti in Tanzania.
Il presidente uscente tanzaniano, Jakaya Kikwete, ha definito la tratta degli albini “ripugnante e una immensa onta per tutta la Tanzania”. E Keita ha detto di “essere fiero d’essere un albino e sono fiero di essere quello che sono e lavoro per promuovere l’accettazione e la comprensione di queste persone. Quando canto mostro a tutti che sono un essere umano completo, come tutti gli esseri umani. Gli albini hanno bisogno di essere amati e considerati come delle persone normali”.
Il direttore di Under The Same Sun, Vicky Ntetema, una ong canadese impegnata nella difesa degli albini, ha anche accusato la classe politica africana per non essere intervenuta in maniera incisiva nella messa al bando dei guaritori tradizionali che continuano, pressoche’ indisturbati, ad utilizzare gli albini per i loro riti e per soddisfare i loro clienti. (AGI) .