Caporalato, i carabinieri: nessun bracciante scomparso in Puglia

Non c’e’ nessun elemento concreto sulla presunta morte e occultamento del cadavere di un bracciante del Mali. Notizia denunciata ieri ai media da Jean Pierre Ivan Sagnet, coordinatore regionale sull’immigrazione della FLAI-CGIL per la Regione Puglia. Nei giorni scorsi, su delega della Procura di Foggia, i carabinieri del Comando Provinciale hanno indagato per chiarire la fondatezza della notizia sulla scomparsa di un cittadino del Mali, bracciante agricolo che si sarebbe stabilito nel ‘ghetto di Rignano’.

In particolare – si legge in una nota dei carabinieri -, i militari hanno sentito, come persona informata sui fatti, lo stesso sindacalista autore della denuncia pubblica. Sagnet, affermano i carabinieri, “ha dichiarato di non essere in possesso di alcuna informazione diretta e circostanziata sull’ipotetico evento, ma solo di aver appreso la notizia quale ‘voce’ che circolava all’interno del ghetto, senza fornire alcun elemento utile a rintracciare testimoni o comunque persone in grado di raccontare fatti utili al prosieguo delle indagini”.

“Dalle investigazioni, tuttora in corso- concludono i militari dell’Arma – , emerge, allo stato, che non risultano decessi negli Ospedali della provincia di cittadini del Mali nel corrente mese di agosto. E’ emerso, tuttavia, che lo scorso 11 agosto, presso l’Ospedale di Foggia, era stato ricoverato, dopo essersi presentato autonomamente, un giovane cittadino maliano, bracciante agricolo dimorante nel ‘ghetto’, per motivi non riconducibili al lavoro nei campi, che ieri e’ stato dimesso. Sulla specifica vicenda ed, in generale, sul fenomeno del “caporalato” in provincia di Foggia continuano, incessanti, le attivita’ ispettive coordinate dalla Prefettura di Foggia al cui interno opera una apposita task force e d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica”.(AGI)