Imola – E’ impietoso il quadro dipinto dal giudice Francesca Zavaglia nell’ordinanza d’interdizione dall’incarico, per un anno, del primario di Radiologia Guido Ferrari, ex consigliere Pd. RdC
L’inchiesta del pm Claudio Santangelo e del Nas, nata nel 2012 da un’ispezione interna della direttrice dell’Ausl Maria Lazzarato che aveva ricevuto una segnalazione anonima, lo accusa di peculato, falso, concussione e truffa: tra il 2003 e il 2012 avrebbe messo in piedi una rodata attività in cliniche private, pur lavorando con vincolo di esclusiva per l’Ausl di Imola. E per farlo utilizzava risorse e personale dell’azienda sanitaria, interi turni di lavoro – come emerso dalle dichiarazioni dei collaboratori – impegnati per refertare gli esami condotti dal primario lontano dal Santerno (con lui, a vario titolo, sono indagate altre sette persone). Prestazioni di libera professione che secondo l’accusa Ferrari si sarebbe fatto pagare secondo diverse modalità, anche tramite contratti di consulenza che le cliniche private intestavano ai genitori ultraottantenni del medico (c’è anche una consulenza per decorazioni d’interni) e a suoi giovanissimi parenti, ma i cui compensi venivano poi riscossi in banca tramite assegni ‘girati’ dal primario. […]
Numeri, questi, che il Carlino pubblicò più volte insieme con i redditi di Ferrari quand’era consigliere Pd. Ad esempio, il primario, che dichiarava somme imponibili intorno al mezzo milione di euro, nel 2009 percepì di 240mila euro dall’Ausl: 132mila euro di normale stipendio da primario e 108mila per prestazioni assimilate alla libera professione. Il resto era libera professione.
imola rovinata dal pd mamca vai a casa.
Ormai i compagni si stanno adeguando al predicare bene e a razzolare male, Viva i Compagni e chi li votano complimenti avete vinto il testa di c….o d’oro per averli votati ancora una volta.