Ha chiesto la protezione internazionale e lo status di rifugiato, dopo essersi recato di una Coop sociale di Capo Rizzuto, Clement Ebuh, il ventiduenne nigeriano fermato in Svizzera perché accusato dell’omicidio di Pietro Scida ucciso a coltellate a Crotone qualche giorno fa
È stato fermato dalla polizia di Stato in Svizzera il nigeriano Clement Ebuh, di 22 anni, ritenuto l’autore dell’omicidio di Pietro Scida, ucciso a coltellate nei giorni scorsi a Crotone. Ebuh è stato identificato attraverso alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza. Nel corso delle indagini è emerso che la vittima anche a giugno aveva avuto un litigio con il nigeriano il quale aveva cercato insistentemente di entrare in casa di Scida, con il quale aveva una frequentazione.
Pietro Scida, 49 anni, è stato ucciso l’11 agosto con due fendenti al collo inflitti con un coltello da cucina con manico nero e lama di circa 15 cm, che è stato lasciato infilato nella gola della vittima.
Acquisiti i primi elementi, sono state così avviate ininterrotte attività investigative, e grazie ai filmati acquisiti da alcune telecamere dei circuiti di videosorveglianza presenti in prossimità dell’abitazione della vittima, è stato notato il giovane di colore.
La perquisizione compiuta dai poliziotti nel posto letto di Ebuh all’interno della Coop ha permesso di recuperare, nascosti tra il materasso e la rete del letto, la maglietta ed i bermuda indossati la sera dell’omicidio.
Durante le indagini i poliziotti hanno seguito il nigeriano anche attraverso tracce telefoniche. Nelle scorse ore infatti, il telefono di Ebuh è stato rintracciato proprio al confine con la Svizzera dove veniva fermato dalla Polizia del Cantone, in attesa della trasmissione degli atti giudiziari emessi dall’A.G. di Crotone. Il ricercato aveva anche chiesto asilo presso una struttura di Chiasso
CITTADINANZA A TUTTI.?