Il prete che vuole uccidere Berlusconi: “Salvini e i leghisti feccia della società”

Sul suo sito internet si definisce un prete di sinistra. Una sinistra non partitica, ma “evangelica”: “Anche Cristo – scrive- è stato classista: ha privilegiato i poveri contro il sopruso dei potenti e dei ricchi.

Ma non è una scelta classista solo di persone: tutti, ricchi e poveri, siamo vittime di un sistema balordo, che è quello dell’avere ovvero del capitalismo”.

dongiorgio

E il suo cattolicesimo militante si è scagliato in questi giorni contro la Lega Nord e Matteo Salvini. In un post su Facebook pubblicato un paio di giorni fa, infatti, don Giorgio De Capitani sostiene che i leghisti siano degli “allocchi, degli idioti, degli analfabeti, dei cazzari, degli imbecilli, dei panciaroli”. Si è detto anche certo che “il giorno in cui più nessuno parlerà di Salvini, allora sarà la morte. Ma anche la morte porterà sul sedere il bollo di Salvini, e il Padre Eterno, appena ne vedrà lo scheletro, guarderà dall’altra parte per non turbarsi”.

Insomma, Gesù era comunista e Salvini passerà il resto dei suoi giorni nell’Aldilà all’Inferno. Insieme con tutti i leghisti, che don Giorgio avvicina a scheletri attratti dal populismo di Salvini: “Il nome di Salvini – scrive nel delirante post – lo troveremo solo sulla fronte degli scheletri che Dio stesso ha abbandonato nella valle delle ombre infernali”.

Oggi il prete che presentandosi sul suo sito assicura che spesso e volentieri non la pensa come “le gerarachie ecclesiastiche” è tornato sul tema. Calando ulteriori insulti sugli italiani e i cattolici che guardano con occhio benevolo al demonio Salvini. “Chi è Salvini? – scrive – Un rottame che ogni giorno si auto-rottama, (…). Salvini è uno che esiste, solo perché esiste il problema immigrazione. Se, per ipotesi, l’immigrazione si risolvesse domani, domani Salvini scomparirebbe”. Poi, sugli elettori leghisti aggiunge: “Mai ho avuto a che fare, come in questi ultimi anni, con una massa di senza cervello, solo pancia e sedere”.

Evidentemente ce ne sono anche tra i suoi parrocchiani. “Un parroco – conclude – non si rende conto di avere attorno la peggiore feccia della società”. Alla faccia della misericordia divina. IL GIORNALE

Don Giorgio Capitani, il (falso) prete che vuole uccidere Berlusconi