Municipale Modena:”Troppe multe con i city pass. L’Amministrazione continua ad usarli come nuova tassa”

MODENA 21 GEN 2012 – “Le oltre 41.000 sanzioni elevate nel 2011 per accesso vietato alla zona a traffico limitato, confermano che il Comune di Modena ha continuato ad usare i City Pass come una nuova tassa capace di generare introiti per oltre due milioni di euro. Le multe comminate con questi strumenti sono oggettivamente troppe. Crediamo che a Modena non esistano
41.000 sprovveduti o furbetti, come più volte ha tentato di fare credere e passare l’Assessore Sitta, ma migliaia di cittadini residenti che sono incappati in una sorta di trappola elettronica, troppo spesso poco visibile e poco evidenziata”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, commentando i dati sulle sanzioni per violazione al codice della strada comminate dalla Polizia Municipale di Modena nel 2011, oggetto del consuntivo di attività presentato oggi.

“C’è una sproporzione enorme tra le 41.000 multe certificate dal City Pass solo per essere entrati in centro storico, magari per sbaglio e senza mettere in pericolo nessuno, e le 2.900 multe comminate per avere infranto i limiti di velocità mettendo a rischio la sicurezza stradale.

Una cosa è certa: se la Giunta Pighi avesse potenziato e modificato, come ho più volte richiesto, il sistema di segnalazione ed informazione sulla presenza dei City Pass, come, ad esempio, nell’accesso in Canalchiaro o piazzale San Domenico, oggi il numero di multe per accesso vietato in centro storico sarebbe ben più che ridimensionato.

Il punto è che oggi la stragrande maggioranza delle multe comminate dal Comune di Modena riguarda un ambito che
nulla ha a che fare con la sicurezza stradale. Inoltre, i dati sul numero delle sanzioni confermano ulteriormente l’ipotesi, da me più volte denunciata, che nel momento in cui autovelox e T-red avrebbero ridotto gli introiti, come è successo, perché le multe calavano grazie alla maggiore attenzione degli automobilisti, il Comune avrebbe puntato tutto sui City Pass per continuare a garantire entrate per milioni di euro. Questa non è tutela degli automobilisti, ma solo un modo diverso per spremere le loro tasche”.