Aiutiamo gli italiani, non i sostenitori dell’Isis

Buongiorno, mi chiamo Riccardo e sono nato a Treviglio provincia di Bergamo, dal 2011 mi trovo in miseria.

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Mi sono trovato in mezzo alla strada ed non ho più avuto una abitazione stabile,come un lavoro del resto. In questi anni mi sono dovuto arrangiare da solo, i servizi sociali ed il comune non hanno trovato una soluzione per potermi aiutare. Cosi ho iniziato a rivolgermi ad enti caritatevoli come la caritas dove poter trovare ospitalità notturna e in Treviglio c’è una casetta che si chiama locanda del samaritano dove sono stato qualche settimana e poi mi sono ritrovato, nel bel mezzo dell’inverno fuori.

Era il 2011,dopodiché decisi di provare a ricercare altre possibilità e non aspettare…qualcosa,cosi mi sposto con l’idea di ricercare un lavoro stagionale ed andai in Valle d’Aosta. Li ho trovato subito un alloggio popolare gestito dalla caritas dove sono stato qualche mese,ed ho conosciuto qualche amico,e tante brave persone. Ho fatto qualche settimana di lavoro qua e la,come cameriere. Dopo con qualche soldo recuperato,e con la bella stagione alle porte decisi di provare a ricercare altre possibilità,cosi decisi di andare in Sardegna,dove sono rimasto un mese, senza avere successo, trovando però persone molto positive e con grande altruismo ed ospitalità.

Dopo di che presi il traghetto e mi ritrovai in Toscana, scendendo verso Roma dove ero diretto,decisi di passare da Assisi. Li ho incontrato un grande e generoso frate, fra Enzo Maria e sono rimasto quasi 2 anni in casa parrocchiale della parrocchia gestita dai cappuccini,dove in cambio dell’ ospitalità davo una mano in innumerevoli attività,curando il giardino,l’oratorio,aprendo la chiesa e sostituendo il sacrestano nei giorni di assenza,con tutti i compiti che ne conseguono,accogliendo i pellegrini e gli scout di passaggio che si fermavano per qualche notte in parrocchia e molto altro.

Dopodiché il cambiamento politico,ovvero il provinciale che gestisce la comunità attua politiche diverse e mi ritrovai in cammino di nuovo… con due spiccioli in tasca. Era il 2013 ed agosto,decisi di tentare fortuna in Francia,o in nord Europa la situazione lavorativa era migliore pensavo e diceva la statistica. Cosi vado a nord verso Genova e Ventimiglia, ed avevo i documenti scaduti,la mia carta id era scaduta nel 2010,cosi i gendarmi a Nizza mi portarono al confine,allora cercai di rifare i documenti scaduti, e scoprii che non avevo più una residenza ero stato cancellato dal comune. Mi trovavo a San Remo, dove sono rimasto due settimane,organizzando con l’aiuto di Marco della caritas il rifacimento dei documenti scaduti,e per ottenerne dei validi mi sono ritrovato di nuovo a Treviglio dove sono rimasto tre mesi. Ottenuti i documenti chiedo aiuto ai frati di Arenzano del seminario e santuario di Gesù bambino di Praga,che avevo conosciuto prima di andare in Sardegna dove avevo trovato rifugio qualche giorno per riposare. Cosi col parere favorevole della comunità religiosa mi sposto ad Arenzano,dove ho svolto volontariato,facendo piccoli lavori di manutenzione tipo verniciare porte,imbiancare,pulire e occuparmi della foresteria in cambio di qualche mese di vitto e alloggio fino ad arrivare alla bella stagione alle porte dove con un piccolo contributo economico donato mi avvio verso Ventimiglia e poi Nizza e Marsiglia.

Sono rimasto quasi due mesi in Francia facendo qualche giornata nella raccolta di uva. Poi decisi con la complicazione della lingua che non conoscevo e con difficoltà economiche di ritornare in Itali,dove ho trascorso lo scorso inverno ad Arenzano.

Ora sono da marzo in mezzo alla strada, e non vedo un buon futuro,possibilità di lavoro non ne ho incontrate. Ho fatto un mese in Valle d’Aosta a Giunio, con l aiuto della parrocchia di San Vincent dove ho potuto pernottare,girandola tutta alla ricerca di un lavoro stagionale,camminando molto e mangiando poco. Ora sono in difficoltà e dormo o in ospedale o in aeroporto o quando ho qualche soldo in un alberghetto in zona Loreto a Milano.

La situazione sta diventando davvero pesante e dura. Negli ultimi mesi ho perso ben 9 chili,e ho perso ottimismo e fiducia nella possibilità di avere un futuro dignitoso. Le difficoltà sono enormi,tutto è un problema. Non ho più grandi linee di comunicazione e sono isolato ed emarginato nella società,fino ad ora è stato anche come muoversi come un giocoliere su un filo con il vuoto sotto cercando di stare in equilibrio per non cadere,ora è un po più difficile e con l’inverno alle porte e mille dubbi ed incertezze che assillano e occupano la mia mente. Cosi ho deciso di creare questa pagina per cercare aiuto.

Se qualcuno pensa di volerlo aiutare questo è l’IBAN IT04G0760105138226311226317

Riccardo è di Treviglio, il Comune che non aveva problemi ad aiutare la famiglia legata ai jihadisti Isis

Contributi alla famiglia legata all’Isis: “Sconvolgente verità”